Alitalia: salvataggio con i soldi delle bollette degli italiani. Autorità dell’Energia: “Rischio aumento tariffe”
Per salvare Alitalia il governo preleverà 650 milioni dalle bollette degli italiani. Così prevede il decreto crescita in sede di conversione agli articoli 37 e 50. E oggi arriva l’allarme dell’Autorità per l’Energia, Reti e Ambiente che parla di un alto rischio di aumento delle tariffe di luce e gas.
“Evitare il ricorso a misure che dispongano il trasferimento diretto al Bilancio dello Stato di risorse provenienti dalla tariffa elettrica e gas, al fine di evitare ripercussioni negative su famiglie e imprese” si legge in una nota dell’Autorithy. “In particolare, continua, per quanto riguarda la norma prevista nel ‘Decreto Crescita’ a sostegno della continuità del servizio della compagnia aerea Alitalia, sarebbe opportuno che questa venisse modificata nel corso dell’iter di conversione in legge, per assumere il carattere di straordinarietà (una tantum), con riferimento esclusivo all’anno 2019, introducendo un termine di restituzione delle somme disponibili presso i conti di CSEA”.
Punta il dito contro il decreto crescita anche il Codacons. “Con gli articoli 37 e 50 del Decreto Crescita il Governo ha pensato bene di prelevare 650 milioni di euro dalle bollette degli italiani per garantire la continuità industriale di Alitalia, ricorrendo all’apposito fondo che viene finanziato dalle famiglie attraverso le fatture di luce e gas – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tale fondo serve proprio a mitigare le variazioni periodiche delle tariffe energetiche, ed evitare rincari troppo pesanti a danno di utenti e imprese”. “Ora il Governo, mettendo le mani su tale “tesoretto”, priverebbe le famiglie di un paracadute che serve a mitigare gli aumenti delle bollette e, di fatto, darebbe il via a forti rincari delle tariffe luce e gas a tutto danno degli utenti – prosegue Rienzi – Non permetteremo che per salvare Alitalia, già costata agli italiani la bellezza di 8,6 miliardi di euro solo negli ultimi dieci anni, Lega e M5S mettano le mani in tasca ai cittadini, e siamo pronti ad avviare una battaglia legale per bloccare tale abnorme misura”.