Alitalia senza pace: salta il vertice tra soci negli Usa, scadenza 15 settembre a rischio
Si complica nuovamente il dossier Alitalia e rischia di saltare il termine del 15 settembre per la presentazione delle offerte vincolanti. Stando a quanto scrive Repubblica, non ci sarà l’atteso incontro tra Fs, Atlantia e Delta che avrebbe dovuto svolgersi sabato negli Usa, ad Atlanta.
Crescono le frizioni tra i soci in pectore. Stando alla ricostruzione dell’articolo odierno di Repubblica, ci sarebbe stata una impuntatura di Delta, che starebbe relegando Alitalia a un ruolo secondario all’interno di Blue Skies, il nuovo accordo sui voli transatlantici gestito da Delta e Air France-Klm. Delta inoltre chiederebbe sui biglietti “staccati” dalla compagnia italiana, per passeggeri in partenza dal nostro Paese, dei compensi ‘molto elevati e insostenibili’.
Parallelamente si attende la formazione del nuovo esecutivo M5S-Pd per far ripartire il dossier da basi nuove. Come ricorda il quotidiano diretto da Carlo Verdelli: da una parte ci sono i 5Stelle e la loro voglia matta di nazionalizzare la compagnia affidando la maggioranza del pacchetto della newco a Fs e ministero dell’Economia nella veste di soci di riferimento, sostenuti dagli azionisti privati Delta e Atlantia. Dall’altra c’è la posizione dei dem, da sempre contrari all’ipotesi grillina e aperti a soluzioni di mercato.
Intanto ieri è slittato a data da destinarsi l’incontro informale tra commissari straordinari di Alitalia e sindacati che avrebbero dovuto discutere del nuovo piano, in particolare della questione esuberi. Rinvio dovuto a sopraggiunti impegni dei commissari, ma secondo quanto riferito all’agenzia Agi dal segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, a pesare è “la situazione politica fluida che c’è in questo momento”.