AstraZeneca torna nel mirino in Usa, autorità sanitarie parlano di dati sperimentazioni ‘vecchi’ e ‘incompleti’
Nuovi dubbi sul vaccino Astrazeneca, questa volta negli Stati Uniti.
Il consiglio di monitoraggio sulla sicurezza dei dati in Usa (Data Safety Monitoring Board-DSMB, gruppo indipendenti di esperti) ha “manifestato il timore che AstraZeneca possa avere incluso dati vecchi nei risultati delle sperimentazioni del suo vaccino Covid-19”. E’ quanto ha reso noto l’istituto nazionale Usa di Allergia e malattie infettive, (US National Institute of Allergy and Infectious Diseases-NIAID), guidato dall’immunologo e responsabile della consulenza medica alla Casa Bianca Anthony Fauci.
Da segnalare che la NIAID fa parte del National Institutes of Health (NIH), che a sua volta fa capo al dipartimento Usa della Salute. La NIH, stando a quanto ha riportato qualche minuto fa il Washington Post, ha definito i dati forniti da AstraZeneca per le sperimentazioni sul vaccino “incompleti”.
Sia AstraZeneca che la NIAID sono state informate delle preoccupazioni espresse dal Consiglio di monitoraggio, nella serata di ieri, dopo che sempre ieri era emerso negli Stati Uniti che i risultati delle sperimentazioni sul vaccino di AstraZeneca effettuate negli States avevano dimostrato una efficacia del 79% nel prevenire il coronavirus sintomatico e pari al 100% nella prevenzione di malattie gravi.
In Italia sono ripartite le vaccinazioni con il vaccino sviluppato congiuntamente da AstraZeneca e l’Università di Oxford, dopo il via libera arrivato dall’Ema a seguito delle sospensioni delle inoculazioni del vaccino in diversi paesi europei.
Sempre nella giornata di ieri, AstraZeneca aveva reso noto che la società indipendente DSMB non aveva rinvenuto alcun rischio di trombosi associato al farmaco.