Atlantia: Tomasi, serve un accordo ad Aspi per avviare gli investimenti sulla rete
Autostrade per l’Italia (Aspi) ha presentato una proposta al governo per un accordo da 2,9 miliardi di interventi complessivi lo scorso 5 marzo, senza ricevere una risposta ufficiale. Lo ha sottolineato il ceo di Aspi, Roberto Tomasi, in una intervista al Sole 24 Ore. Il gruppo è pronto ad avviare il piano di investimenti (14,5 miliardi al 2038) e di manutenzioni (7 miliardi), ma ha bisogno dell’accesso al mercato del credito, perché il debito salirà nei prossimi anni fino a 13 miliardi “contro la nostra stima di 11 miliardi (a fine 2019 il debito lordo è di 9,6 miliardi e quello netto di 8,7 miliardi)” afferma Equita che ha rating Hold su Atlantia con target price a 16,4 euro.
Tomasi ha conferma che Aspi, in questa fase, utilizzerà le garanzie governative per ottenere una linea da 1,2 miliardi oltre a 0,9 miliardi di liquidità concessa dalla holding Atlantia. Un quadro regolamentare stabile è necessario ad Aspi per migliorare il rating junk, anche se per Tomasi sarà necessario molto tempo. Per quanto riguarda la crisi Covid-19, Tomasi indica in circa 1 miliardo (-25% su base annua) l’impatto stimato in termini di minori ricavi nel 2020 e 300 milioni (-7% sul 2019) nel 2021. Equita stima -900 milioni nel 2020 e 300 milioni nel 2021.
Secondo il Sole 24 Ore, infine, Atlantia starebbe valutando la cessione di una quota del 40-49% di Telepass ad alcuni fondi (fra i quali Apax, Warburg Pincus e Bain Capital), per una valutazione fra 1,5-2 miliardi. Il valore della partecipazione si avvicina a quello di Equita (1,5 miliardi).
“Si conferma ancora una volta che la soluzione negoziale col governo sarebbe importante per Atlantia per superare le incertezze introdotte dal Milleproroghe sul dossier Aspi (riduzione dell’indennizzo in caso di revoca della concessione, downgrade di S&P e Moody`s a junk, passaggio al nuovo sistema tariffario Rab based)” concludono gli analisti di Equita.