Attacchi Verhofstadt, Conte: sono il canto del Cigno di un’Europa spiazzata
L’Italia tornerà a crescere. E’ quanto ritiene il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha dichiarato anche che il governo M5S-Lega non cadrà e che l’esecutivo andrà avanti. Conte ha parlato inoltre di “canto del cigno”, riferendosi agli attacchi arrivati dal Parlamento europeo due giorni fa, in occasione del suo intervento. In primis, ha destato scalpore la frase con cui il leader dei liberali Guy Verhofstadt lo ha definito “burattino” dei due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
“Mi aspettavo gli attacchi, non prevedevo scompostezza e falsità. Per alcuni parlamentari europei il discorso di martedì sia stato un po’il canto del cigno”. Così il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Corriere della Sera “Il mio è un governo che esprime il cambiamento in atto in Italia ed Europa. Per questo mi hanno attaccato. Molti di loro sanno che non saranno rieletti. Sono figli di forze con una vecchia ispirazione.Il nuovo vento li spiazza. Ma dispiace solo che per colpirmi siano ricorsi a falsità, tipo che facciamo morire i bambini africani in mare o che difendiamo il venezuelano Nicolàs Maduro”.
Ancora Conte: “Semmai, ho visto nella polemica contro di me il tentativo di esorcizzare le novità di cui il mio governo è portatore. Tutti parlano di stabilità finanziaria, meno di stabilità politica e sociale. E si trascura il consenso interno altissimo che la mia maggioranza ha, altri Paesi no. Il premier socialista Pedro Sanchez, in Spagna, sta andando diritto verso il voto anticipato. In Belgio sul fiscal compact c’è stata una crisi di governo”.