Audizione Def, Bankitalia: nostro debito già alto prima crisi, paesi indebitati esposti a rischi liquidità
Fra il 2007 e il 2014 il debito italiano è aumentato di circa 30 punti percentuali del Pil: “l’incremento è stato essenzialmente determinato dalla doppia, profonda recessione di quegli anni”. Così il vice direttore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, nel corso di una audizione sul Def.
Signorini ha avvertito che, “anche se fondamentalmente solvibili, i paesi molto indebitati sono comunque esposti al rischio di crisi di liquidità”.
Il vice direttore di Bankitalia ha tenuto inoltre a precisare che “già prima della crisi il nostro debito si collocava su livelli considerevoli: nel 2007 era prossimo al 100 per cento, 42 punti percentuali al di sopra della media del resto dell’area euro”.
In generale, ha detto stando a quanto riporta Askanews, “dato l’ingente ammontare di titoli da collocare periodicamente sul mercato, fluttuazioni nella fiducia degli investitori possono tradursi in sensibili variazioni dei costi di finanziamento. Basti pensare ai momenti più difficili della crisi dell’euro: il differenziale tra il rendimento dei titoli pubblici decennali italiani e quelli tedeschi, che nella prima metà del 2011 era ancora in media pari a 160 punti base, raggiunse quasi 500 punti in media nell’ultimo bimestre di quell’anno”.