Avvio leggermente positivo a Piazza Affari, giù Tim dopo i conti
Partenza in lieve rialzo per Piazza Affari e le altre borse europee, con il Ftse Mib in progresso dello 0,3% in area 27.340 punti.
Denaro su Mps (+1,5%), Moncler (+1,3%) e Interpump (+1,2%) mentre arretrano Iveco (-1,7%) e Telecom Italia (-1,8%), entrambe dopo i conti del primo trimestre. La società di tlc ha chiuso i tre mesi con una perdita di 689 milioni di euro. I ricavi sono cresciuti del 4,3% a 3,8 miliardi e l’Ebitda ha riportato un “forte miglioramento” con un aumento del 3,8% a 1,5 miliardi.
Hanno diffuso i risultati anche Snam (-0,2%) e Nexi (+0,7%). La prima registra ricavi in aumento del 12,9% a 912 milioni e un Ebitda adjusted di 597 milioni (+1,5%), con investimenti per 313 milioni (+4,7%). La società di pagamenti invece archivia il primo trimestre 2023 con ricavi per 741,7 milioni, in aumento del 9,0% su base annua e uno sviluppo a doppia cifra per l’Ebitda, che si incrementa del 13,6% a 335,7 milioni.
Gli operatori sono ancora intenti a digerire le indicazioni giunte ieri dall’inflazione statunitense. Il dato dei prezzi al consumo di aprile ha mostrato un aumento annuo del 4,9% rispetto al 5% di marzo. Le attese erano per una rilevazione stabile. I dati suggeriscono che la Fed possa prendere una pausa dal ciclo restrittivo a giugno, a meno di sorprese dai prossimi report.
Tra gli appuntamenti da seguire oggi ci sono i dati sui prezzi alla produzione e sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa, oltre alla riunione della Bank of England, che dovrebbe alzare nuovamente il costo del denaro. Le attese sono per un rialzo dei tassi di 25 punti base al 4,5%.
Intanto la Cina ha registrato un’inflazione al consumo più lenta del previsto, mentre i prezzi alla produzione hanno continuato a scendere, segnali interpretati dagli analisti come indicativi di una ripresa disomogenea.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la questione del tetto del debito Usa, in attesa della riunione di domani tra Biden e il presidente della Camera Kevin McCarthy per scongiurare il default.
Rendimenti poco mossi sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund stabile a 191 bp e il decennale italiano al 4,17%. Sul Forex, euro/dollaro in discesa a 1,093 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) si riavvicina a 77 dollari al barile.