Avvio sottotono per il Ftse Mib, frenano le utilities con A2A in coda
Apertura debole per Piazza Affari in un’Europa poco mossa, con il Ftse Mib in flessione dello 0,55% a 24.455 punti. In sofferenza il comparto delle utilities, con vendite soprattutto su Hera (-1,8%), Enel (-2,9%) e A2A (-4,7%), in scia all’aumento della tassa sugli extraprofitti deciso dal Governo per il 2022.
A2A ha aggiornato il Piano Strategico 2021-2030, che prevede 16 miliardi di euro di investimenti in 10 anni (3,5 miliardi già investiti nel biennio 2021-2022) di cui circa 5 per l’Economia Circolare e circa 11 per la Transizione Energetica. L’update indica minori investimenti nel periodo 2021-26, pari a 9,3 miliardi rispetto agli 11 inizialmente stimati, ma migliora il target di utile netto al 2026 a 0,6 miliardi.
In positivo i petroliferi Saipem (+2,5%) ed Eni (+1,5%), che beneficiano della risalita delle quotazioni del greggio, con il Wti a 81,7 dollari al barile.
Focus questa sera sulle minute della Fed, dopo i commenti di alcuni membri dell’istituto che hanno segnalato un’apertura ad un rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi. Domani invece verranno pubblicati i verbali relativi all’ultima riunione della Bce.
Per quanto riguarda i dati macro, vengono diffusi oggi gli indici manifatturieri dei principali Paesi europei e degli Usa. Oltreoceano, escono anche le richieste di sussidi di disoccupazione, oltre all’indice sul Sentiment elaborato dall’Università del Michigan.