Azionario Asia: borsa Tokyo chiusa, Shanghai balza con Pmi, Trump e People’s Bank of China
La Borsa di Tokyo è ancora chiusa per la festività del Capodanno. In rialzo invece l’azionario cinese, con gli investitori che guardano alla pubblicazione del dato relativo al Pmi manifatturiero del paese stilato congiuntamente dalle società private Markit/Caixin.
L’indice si è attestato a dicembre a 51,5 punti, rispetto ai 51,8 di novembre, dunque in lieve calo ma comunque superiore alla soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e di espansione (valori al di sopra). Il dato è comunque inferiore alle attese degli analisti, che avevano previsto un valore a 51,7 punti.
Shanghai guarda con favore anche al tweet con cui il presidente americano Donald Trump ha annunciato che apporrà la firma all’intesa commerciale con la Cina “Fase 1” il prossimo 15 gennaio, presso la Casa Bianca.
La banca centrale della Cina, infine, People’s Bank of China ha annunciato ieri sul proprio sito il taglio di RRR (di riserve che le banche cinesi devono detenere) di 50 punti base, con efficacia a partire dal prossimo 6 gennaio.
Lo Shenzhen Composite è balzato fino a +1,91%, mentre lo Shanghai Composite è salito fino a +1,2%. Bene in Asia anche Hong Kong, +1,06%, e Sidney +0,10%, mentre Seoul cede lo 0,74%.