Azionario Asia: borsa Tokyo e Hong Kong snobbano record Wall Street. Sidney a record oltre 10 anni
L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,27% at 22.200 punti, snobbando la chiusura a nuovi livelli record di Wall Street.
Lo S&P 500 ha terminato la sessione in crescita dello 0,9% a 2.933,68 punti, superando il suo precedente record di chiusura di 2.930,75 e attestandosi a un livello di poco inferiore rispetto al massimo intraday, pari a 2.940,91 punti.
Il Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’ 1,3% a 8.120,82, mentre il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 145,34 punti per chiudere a 26.656,39, distante appena dell’1,1% rispetto al suo livello record.
Livelli di chiusura record sono stati segnati dallo S&P e dal Nasdaq.
I futures sugli indici azionari Usa sono tuttavia in ribasso ora, e cedono lo 0,2% circa.
Dal fronte macroeconomico del Giappone, reso noto il superindice economico relativo al mese di febbraio, che si è attestato nella lettura finale a 97,1 punti, in lieve calo rispetto ai 97,4 punti della lettura preliminare.
Altro dato comunicato è stato l’indice che misura il trend dell’industria del Giappone, sceso a febbraio dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese del consensus.
Borsa di Shanghai al momento piatta, Hong Kong -0,50%, Seoul -1,12%, mentre eccezione positiva è la borsa di Sidney, con l’indice di riferimento ASX 200 che balza al record in più di dieci anni con un rialzo dell’1% circa.
Dollaro australiano invece sotto pressione, scende nei confronti del dollaro Usa fino a $0,7035 dopo il precedente massimo intraday di $0,7102, scontando la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo dell’Australia, che ha messo in evidenza un rallentamento dell’inflazione al minimo record, scatenando così le speculazioni su un taglio dei tassi da parte della RBA (Reserve Bank of Australia).
Di fatto, nel primo trimestre del 2019, l’indice dei prezzi al consumo del paese è rimasto invariato, rispetto al +0,2% su base trimestrale atteso dagli analisti e in forte indebolimento rispetto al +0,5% precedente.
Su base annua, l’inflazione è cresciuta al tasso dell’1,3%, rispetto al +1,5% previsto e al +1,8% precedente.
L’inflazione core è salita dello 0,3% su base trimestrale, meno del +0,4% atteso e del +0,4% del trimestre precedente. Su base annua, il rialzo è stato pari a +1,6%, meno del +1,7% atteso e del precedente +1,8%.