Azionario Asia cauto in attesa report occupazionale Usa. Si teme bassa crescita nuovi posti lavoro
Azionario Asia contrastato: la cautela degli investitori si spiega con i timori sulle condizioni di salute dell’economia Usa e con l’attesa per il report occupazionale, sempre degli Stati Uniti, che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana.
In un’intervista rilasciata alla Cnbc Bluford Putnam, chief economist presso CME Group, ha detto di temere che nel mese di settembre la crescita dei posti di lavoro, negli States, sia stata di appena 100.000 unità. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo chiude in rialzo dello 0,25%, a 21.394,50 punti. Borsa di Shanghai ancora chiusa, Hong Kong -0,73%, sulla scia anche della notizia relativa a una proposta di legge che vorrebbe vietare ai manifestanti di coprirsi il volto durante le proteste, Sidney +0,52%, Seoul piatta con +0,02%.
Altri dati diramati in Asia confermano la fase di deterioramento dell’economia globale. Un’altra conferma è arrivata nelle ultime ore dall’indice PMI Composite globale stilato da JP Morgan. Il JP Morgan Global Composite PMI si è attestato a settembre a 51,2 punti.
Pur essendo in fase di espansione, in quanto superiore alla soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra), tra l’altro per l’84 mese consecutivo, l’indice scende al valore più basso dalla metà del 2016.
Dal dato emergono miglioramenti nel tasso di crescita di Stati Uniti, Italia e Brasile e il ritorno alla fase di espansione dell’Australia. Viene segnalato invece un rallentamento in Francia, Spagna, Russia e Irlanda, oltre alla fase di crisi economica in Germania e Regno Unito.
In Australia, rese note le vendite al dettaglio, salite ad agosto su base mensile dello 0,4%, in misura lievemente inferiore rispetto al +0,5% atteso dal consensus degli analisti, ma in miglioramento rispetto al -0,1% di luglio. Su base annua, la crescita è stata del 2,3%.
Focus anche sulla continua crisi che sta stremando Hong Kong.
L’indice Pmi manifatturiero della città-stato stilato da IHS-Markit conferma la fase di contrazione dell’economia, attestandosi a settembre a 41,5 punti, in lieve ripresa rispetto ai 40,8 punti di agosto, ma ancora molto al di sotto della soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra).
Si tratta del 18esimo mese consecutivo di contrazione. Il sottoindice che misura la fiducia delle aziende, inoltre, scende al minimo dal 2012, a 46,3 punti.