Azionario Asia giù dopo dati Cina. Hong Kong scivola del 2%, borsa Tokyo -0,60%
Azionario asiatico sotto pressione, in scia ai ribassi di Wall Street e dopo la pubblicazione dei numeri sull’inflazione della Cina, che hanno riacceso la paura di una economia orientata alla deflazione.
Alle 7.40 circa ora italiana, la borsa di Hong Kong scivola del 2%, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo arretra dello 0,57%, la borsa di Seoul cede quasi l’1%. Male anche Sidney -0,56% e Shanghai -0,71%.
Nel mese di settembre, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) della Cina è rimasto invariato su base annua, rispetto al rialzo dello 0,2% atteso dagli economisti.
L’inflazione core – che esclude i prezzi dei beni energetici ed alimentari – è avanzata a settembre dello 0,8% su base annua, allo stesso ritmo di agosto.
Comunicato anche l’indice dei prezzi alla produzione (PPI), sceso a settembre del 2,5% su base annua, peggio del ribasso del 2,4% atteso dal consensus, e dopo il calo del 3% di agosto.
Resi noti oggi i numeri relativi alla bilancia commerciale della Cina, che hanno messo in evidenza l’ennesimo calo delle esportazioni e delle importazioni.
In termini di dollari, l’export di settembre ha segnato un calo del 6,2% su base annua, a un ritmo inferiore rispetto alla flessione attesa dagli analisti di Reuters, pari a -7,6%.
Giù anche le importazioni, in ribasso del 6,2% su base annua, più del calo del 6% atteso dal consensus degli analisti.
Ieri a Wall Street il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,51%, o 173,73 punti, a 33.631,14 punti.
Lo S&P 500 ha perso lo 0,62%, a 4.349,61, mentre il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno lo 0,63%, a quota 13.574,22.