Azionario Asia in ripresa, borsa Tokyo +0,18%. Sidney paga dato inflazione Australia
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la giornata di contrattazioni in rialzo dello 0,18%, a quota 32.371,90 punti.
In recupero rispetto ai minimi della seduta anche diverse altre borse asiatiche, sulla scia della voglia di ripresa presente a Wall Street, come conferma il trend dei futures.
Alle 8.30 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones avanzano dello 0,23%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,31%, quelli sul Nasdaq mettono a segno un rialzo dello 0,29%.
In Asia, la borsa di Hong Kong sale dello 0,62%, Shanghai fa +0,31%, Seoul +0,27%, mentre la borsa di Sidney arretra dello 0,11%.
Dal fronte macroeconomico della Cina è stato reso noto il dato relativo ai profitti industriali, che hanno riportato dall’inizio del 2023 fino al mese di agosto un calo pari a 11,7% su base annua, rispetto alla flessione precedente del 15,5% (periodo gennaio-luglio).
Nel mese di agosto, i profitti industriali delle aziende cinesi hanno segnato comunque un balzo pari a +17,2% su base annua.
La borsa di Sidney sconta i timori su nuovi rialzi dei tassi da parte della RBA (Reserve Bank of Australia).
Nella sessione odierna si è appreso infatti che, nel mese di agosto, l’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo (CPI) è salita del 5,2% su base annua, rispetto al tasso di crescita pari al 4,9% del mese precedente.
L’accelerazione dell’inflazione, la prima in quattro mesi, è stata provocata soprattutto dall’aumento dei prezzi energetici.
Escludendo le componenti più volatili, il CPI core ha segnato però un rialzo del 5,5%, inferiore al +5,8% di luglio.