Azionario Asia sconta rally prezzi petrolio, Shanghai -1,5% nonostante spiragli su fronte commerciale Usa-Cina
Azionario generalmente negativo in Asia, sulla scia del forte rally che ha interessato nelle ore precedenti i prezzi del petrolio, a causa dell’attacco alle maxi raffinerie saudite di Aramco, e per la conseguente escalation delle tensioni geopolitiche.
I futures sul contratto WTI scambiato a New York hanno chiuso a $62,9, +14,8%. Si è trattato del quarto rally più sostenuto della storia, che segue il +16,8% del balzo messo a segno il 15 gennaio del 2009, nel picco della crisi finanziaria. Altri balzi storici si sono verificati nel 1986, 1990 e 1998.
Ancora più rilevante da un punto di vista storico è stato il rally del Brent, salito durante la sessione fino a +19,5%, a $71,95, al ritmo più forte in assoluto. Il contratto ha chiuso poi la sessione in rialzo del 14,6% a $69,02.
Il petrolio ora ritraccia dell’1%, con i futures sul WTI scambiati a New York che oscillano attorno a quota $62,08 al barile, e quelli sul Brent che scendono a $68,35.
La borsa di Shanghai cede oltre -1,5%, Hong Kong fa -1,46%. Sidney piatta con +0,05%, Seoul -0,03%. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso con una variazione +0,06% a 22.001,32 punti.
Dal fronte della guerra commerciale Usa-Cina, si apprende che questa settimana potrebbe svolgersi un incontro a livello “vice-ministeriale” tra le delegazioni di Cina e Stati Uniti, in vista del meeting cruciale che si svolgerà tra le controparti all’inizio di ottobre, teso a smorzare le tensioni commerciali tra le due potenze economiche. E’ quanto ha riportato l’emittente televisiva cinese CCTV, controllata da Pechino, precisando che l’invito è arrivato da Washington.
Sempre dal fronte commerciale, occhio all’annuncio del pesidente americano Donald Trump, che ha reso noto di aver raggiunto un accordo commerciale con il Giappone. I mercati attendono il grande market mover di questa settimana, ovvero la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che si riunirà oggi per comunicare la decisione sui tassi nella giornata di domani, mercoledì 18 settembre. Si scommette sempre su un altro taglio di 25 punti base, come a luglio ma, allo stesso tempo, i dati macroeconomici Usa migliori delle attese smorzano le speculazioni.