Banca Carige: cda vede presupposti continuità aziendale, piano da riscrivere
Il cda di Banca Carige, nominato lo sorso 31 gennaio dopo 13 mesi di amministrazione straordinaria avviata dalla Bce, ha valutato che la Banca e il Gruppo abbiano la ragionevole aspettativa di continuare la propria esistenza operativa in un futuro prevedibile e di rispettare nel continuo i requisiti prudenziali minimi in materia di fondi propri e di liquidità richiesti in ambito SREP, anche alla luce della flessibilità concessa dalle Autorità di Vigilanza (per far fronte all’emergenza sanitaria, a partire da marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2022, BCE ha previsto una serie di misure che consentono alle banche di operare al di sotto del livello di Pillar 2 Guidance e del Capital Conservation Buffer) e delle manovre anticicliche messe in atto dal Governo Italiano.
La Banca ligure “continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione e una volta delineato un quadro più preciso dei possibili effetti prospettici dell’attuale contesto macroeconomico, valuterà la revisione dei target economico-finanziari formulati nel Piano pur mantenendone ferme le linee guida strategiche”, si legge nella nota che ha accompagnato la diffusione dei conti economici da febbraio a giugno 2020 che evidenziano una perdita di 97,8 mln.