Banca Carige: Sanasi d’Arpe, intervento Stato in linea con tutela correntisti e lavoratori
Il Decreto Carige ha visto scendere in campo lo Stato sulla vicenda della crisi della banca ligure, commissariata a inizio anno dalla Bce. “In questo momento di profonda incertezza della vicenda di Banca Carige, è opportuno tenere presente che l’esercizio del credito e la tutela del risparmio è e rimane la ragion d’essere dell’istituto bancario”, sottolinea Vincenzo Sanasi D’Arpe, docente di Diritto dell’Economia ed esperto di gestione della crisi e del risanamento d’impresa, che ritiene assolutamente opportuno l’intervento del Governo che sta valutando l’ipotesi della nazionalizzazione della banca e ricorda l’esperienza passata delle c.d. Banche d’interesse nazionale, che a suo tempo ha significato la crescita degli istituti di credito nazionali e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della grande industria pubblica e privata.
“Sappiamo però – prosegue Sanasi D’Arpe – che l’intervento dello Stato nel capitale è subordinato al rispetto di regole europee che abbiamo recepito nel nostro ordinamento molto tempo dopo che altri paesi, tra cui la Germania, avevano già messo in sicurezza le proprie Banche con soldi pubblici. In questo caso, reputo piuttosto opportuno richiamare l’attenzione sui rimedi specifici per la gestione delle crisi degli istituti bancari e ancor più sul sistema dei controlli interni ed esterni del settore creditizio”. “Lo scenario è complesso e in divenire, ma ritengo che l’intervento del Governo sia in linea con la tutela dei correntisti e dei lavoratori”, conclude Sanasi D’Arpe.