Banche al tappeto, Piazza Affari cede subito l’1%. Male anche Fca e titoli oil
Primi scorci di giugno in deciso affanno per Piazza Affari, che prosegue la striscia negativa di fine maggio. Il Ftse Mib, reduce da 5 sedute consecutive in rosso, segna un callo dello 0,99% a quota 19.608 punti, sui minimi a quasi 4 mesi. Rimangono alte le tensioni sullo spread che viaggia in area 290 pb in attesa della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte per fare il bilancio del primo anno di governo. Secondo Il Messaggero c’è il rischio che la necessità di una manovra correttiva sia un ostacolo al voto anticipato.
Molto male i titoli del settore bancario: -1,6% circa per Unicredit e Banco BPM, -1,25% Intesa Sanpaolo. Negli ultimi tre mesi (dal primo marzo al 31 maggio) le banche italiane hanno perso pesantemente terreno in Borsa bruciando 11 miliardi di euro di capitalizzazione considerando i sei maggiori istituti.
Male anche FCA (-1,67%) in attesa del cda di domani di Renault che dovrebbe dare il via libera alla proposta di fusione. Deboli anche i titoli oil (-0,81% Eni e -2,14% Saipem) che pagano il calo dei prezzi del petrolio sui timori legati alla crescita economica.
Oggi si apre una settimana cruciale per l’Italia, con la Commissione europea che il 5 giugno si esprimerà sul paese e risulta possibile che avvii contro Roma una procedura di infrazione.