Banche e Btp: Longo (IG), soglia critica rimane quella di spread a 400 pb
Niente tensioni per il momento sullo spread che si allarga leggermente in area 270 pb. Dopo un avvio positivo, le banche del Ftse Mib si sono sgonfiate con Bper e Unicredit che segnano un calo di oltre l’1%. Nella giornata post-elezioni il mercato aspetta indicazioni circa quello che succederà al governo M5S-Lega dopo il ribaltamento dei rapporti di forza evidenziato dal voto di ieri. Quali i possibili riflessi su Btp e spread? “I titoli di stato italiani sono per ora immuni da possibili tensioni – Vincenzo Longo, strategist di IG markets, intervenuto allo speciale elezioni di Finanzaonline TV – , ma crediamo che qualche tensione potrebbe emergere, con possibile spaccatura dell’alleanza tra M5S e Lega e ritorno alle urne; il mercato potrebbe inizialmente penalizzare l’Italia con spread in salita”.
L’indizione di nuove elezioni potrebbero portare a una maggioranza più stabile. “Un nuovo passaggio elettorale con l’arrivo di una coalizione di governo più stabile potrebbe essere apprezzato dagli investitori rispetto all’instabilità attuale”, asserisce Longo che indica per lo spread Btp-Bund area 230 pb un livello da monitorare, sotto il quale lo spread non è mai sceso nell’ultimo anno e non dovrebbe scendere finchè ci sarà l’attuale governo. “Ci aspettiamo tensioni circoscritte all’eventualità di crisi di governo – aggiunge Longo – ma il comparto governativo potrebbe recuperare con l’avvicinarsi delle elezioni e la prospettiva di una coalizione di governo più coesa”.
Un segnale di preoccupazione arriverebbe con spread di nuovo in area 300 pb, una sorta di pre-allarme. Ma la soglia critica, rimarca Longo, sono i 400 pb poiché a quel punto anche i bilanci delle banche sarebbero fortemente impattati e l’Italia rischierebbe di cadere sotto l’investment grade.