Banche italiane KO a Piazza Affari nel BCE Day: Mps e Bper -6,5%, UniCredit e Banco BPM -4,5%
A fronte dei BTP e dello spread che continuano a scendere dopo l’ultimo atto del 2023 della Bce di Christine Lagarde, a Piazza Affari si scatena una vera e propria bufera sui titoli delle banche italiane.
Viene citato un report firmato dall’agenzia di rating S&P, diffuso alla fine di novembre, relativo al doom loop, abbraccio mortale, tra le banche Ue e i debiti sovrani dei rispettivi stati. Nel caso delle banche italiane, dunque, il riferimento è al doom loop tra gli istituti di credito e i BTP.
C’è chi spiega il brusco dietrofront dei titoli bancari, invece, con la prospettiva di un contesto destinato a essere in ogni caso meno favorevole per la redditività degli istituti di credito.
Per quanto la Bce di Christine Lagarde, nell’annunciare la decisione di lasciare fermi i tassi principali di riferimento dell’area euro, abbia detto che, al momento, la possibilità di eventuali tagli ai tassi non è stata neanche affrontata dall’Eurotower, i mercati scommettono su un percorso già tracciato, in cui a dominare saranno politiche monetarie più accomodanti che restrittive.
Uno scenario non proprio ideale per le banche, che hanno assistito a una forte crescita della loro redditività grazie all’impatto positivo che i rialzi dei tassi hanno avuto sui loro margini netti di interesse.
Un articolo della CNBC motiva inoltre il crollo dei titoli delle banche italiane con le prese di profitto sul settore dopo i rally di quest’anno.
Sul Ftse Mib di Piazza Affari, si mettono così in evidenza i tonfi di Bper e Mps, che scivolano del 6,5%. Sell anche sui titoli UniCredit e Banco BPM, che perdono più del 4,5%.