Banche non esultano dopo dettagli Tltro III, tassi zero a oltranza non giovano
Subentra l’incertezza alla prima reazione positiva delle banche ai dettagli Bce sulle aste Tltro III che partiranno con cadenza trimestrale dal prossimo settembre. L’annuncio è stato accompagnato da un allungamento della guidance sui tassi, con costo del denaro fermo ai minimi fino almeno alla prima metà del 2020 rispetto a fine 2019 indicato in precedenza. Uno scenario di costo del denaro fermo ancora a lungo rischia di impattare sui conti economici delle banche, la cui redditività è messa a dura prova dal prolungarsi dell’era dei tassi zero.
Dopo aver toccato rialzi fino al 3% a metà seduta in coincidenza con l’annuncio Bce, ora le banche viaggiano in ordine sparso: Banco BPM segna un progresso dell’1,05%, Ubi +1,54%, Unicredit +0,59%, mentre Intesa Sanpaolo viaggia in lieve calo (-0,16%).
La nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Tltro III) prevede un tasso di interesse superiore di 10 punti base rispetto al tasso medio applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema per la durata della rispettiva Tltro. Concedendo prestiti netti idonei superiori a un valore di riferimento, rimarca la Bce, nelle Tltro III le banche beneficeranno di un tasso di interesse inferiore, che potrà essere ridotto fino a raggiungere un livello pari al tasso medio applicato ai depositi presso la banca centrale per la durata dell’operazione con l’aggiunta di 10 punti base. Quindi il tasso sarà di -0,30% rispetto al -0,4% del tasso sui depositi.