Banche trascinano giù il Ftse Mib. Male anche Saipem, rimbalza Atlantia
Giornata difficile per le banche che trascinano al ribasso tutta Piazza Affari. Il Ftse Mib bissa i cali di inizio settimana andando a chiudere con un calo dello 0,76 a 21.801 punti. In attesa del Fed Day (annuncio sui tassi in programma domani sera), i mercati guardano agli sviluppi sul fronte Arabia Saudita con il possibile ripristino in tempi relativamente brevi della produzione che ha fatto ritracciare i prezzi del greggio dopo il boom di ieri.
Sul parterre milanese i titoli Bper, Banco BPM e Unicredit hanno segnato tutti in chiusura ribassi superiori al 3 per cento. Una debolezza che ha caratterizzato anche il settore a livello europeo. In Italia un elemento di tensione oggi è stato l’allargamento dello spread Btp-Bund in scia all’uscita dell’ex premier Matteo Renzi dal Pd, confermando comunque l’appoggio al governo Conte-bis. Il differenziale di rendimento tra i tassi del decennale italiano e tedesco è salito fino a 140 pb, con rendimento del Btp a 10 anni risalito in area 0,9%.
Molto male anche i titoli oil con Saipem arrivata a cedere nel pomeriggio oltre il 5% in concomitanza con lo sgonfiarsi dei prezzi del petrolio dopo il rialzo record della vigilia. Citando fonti saudite informate sul caso, l’agenzia Reuters ha riportato che la produzione di greggio in Arabia saudita potrebbe essere ripristinata del tutto da Saudi Aramco nel corso delle prossime due-tre settimane. Tempi decisamente più brevi rispetto ai mesi prospettati alla vigilia.
Ritraccia anche CNH scesa di oltre il 2% dopo il rally di ieri in scia ad alcune indiscrezioni stampa circolate ieri circa il fondo Elliott, già presente in Italia e noto per la sua battaglia in Telecom Italia, che avrebbe costruito una partecipazione di circa il 3 per cento. Una posizione, indica “Il Sole 24 Ore”, che sarebbe stata costruita nella prima parte del 2019. Per Mediobanca Securities si tratta di una “notizia positiva per il titolo, visto che aumenta l’appeal di M&A”.
Tra i segni più spicca oggi Nexi (+1,57%) promossa a buy da Citigroup. Rimbalzo per Atlantia (+1,56%) in attesa dei responsi dal cda straordinario in programma nel pomeriggio di oggi e che dovrebbe sancire l’uscita dell’ad Giovanni Castellucci.