Banco BPM regina di giornata sul Ftse Mib, soffrono Atlantia e galassia Agnelli
Chiusura in lieve calo per il Ftse Mib non coglie l’assist Bce. L’indice guida milanese ha ceduto lo 0,04% a 19.634 punti. Il potenziamento del QE pandemico di altri 600 miliardi deciso oggi dalla banca centrale europea ha fatto bene ai Btp con rendimento del decennale sceso sotto l’1,5% e lo spread Btp-Bund sceso nel corso della giornata anche sotto i 175pb.
A Piazza Affari spiccano i rialzi di Banco BPM (+4,45% a 1,33 euro) tra le banche. Bene anche Intesa Sanpaolo e UBI Banca con oltre +1%. E’ rimasta indietro Bper con +0,04% complice la notizia che dal 22 giugno non farà più parte del Ftse Mib, così come Ferragamo, anch’essa in affanno oggi con un calo nell’ordine del 2,64 per cento. Al loro posto entreranno a far parte del Ftse Mib due new entry assolute quali Inwit e Interpump.
Molto bene in scia alla Bce i testimonial dell’asset management: +3,77% Banca Mediolanum, +2,48% Azimut e +3,2% per Poste Italiane.
In affanno oggi Atlantia (-1,97%) su cui il premier Conte ha fatto capire che ancora non ci sono le condizioni per un accordo ventilando nuovamente la possibilità di una revoca della concessione autostradale.
Tra i peggiori anche i titoli della galassia Agnelli: -2,14% Exor, -1,66% CNH e oltre -1% Ferrari. Ha ceduto terreno anche Fca (-0,74%) con l’ad di Sace, Pierfrancesco Latini, che ha specificato che dall’esame della richiesta di prestio per 6,3 mld di euro di FCA Italy emerge una piena conformità della struttura dell’operazione ai termini del decreto Liquidità.
Sul maxi-prestito chiesto da FCA si è espresso il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in Audizione
davanti alla Commissione bicamerale, rimarcando che l’autorizzazione sarà sottoposta a “particolari condizioni” per quanto concerne la garanzia pubblica considerando l’ammontare rilevante richiesto da Fca Italy. Il ministro ha citato come condizioni “il pagamento dei fornitori e gli investimenti in Italia anche per i modelli di auto elettrica.