Bce: incontro dicembre potrebbe portare agli investitori ‘sorprese da falco’
“La riunione della Bce di settembre ha portato un messaggio piuttosto accomodante. Christine Lagarde ha annunciato una riduzione degli acquisti del Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP), probabilmente nell’ordine di 10-20 miliardi di euro al mese, lasciando comunque attivo il piano di acquisti mensili per un intervallo compreso tra i 60 e i 70 miliardi. Tuttavia, il commento sulla decisione è rimasto molto accomodante”. Inizia così il commento di Alberto Gallo, gestore del fondo Algebris Global Credit Opportunities Fund, dopo la riunione di giovedì scorso della Bce.
“La presidente della Bce ha rifiutato di chiamarlo ‘tapering’, preferendo la più morbida etichettatura ‘calibrazione’. Inoltre, ha evitato di impegnarsi a terminare il programma di acquisti nel marzo 2022, rinviando la decisione a dicembre e lasciando aperta la possibilità di un’estensione del programma, anche se a un ritmo più moderato – sottolinea Gallo -. Infine, le previsioni di crescita e di inflazione mostrano un marcato aumento per il 2021 ma rimangono pressoché invariate per il 2022-23, portando a scarse preoccupazioni in termini di inflazione e trasmettendo una guidance invariata per un aumento dei tassi”. Secondo l’esperto, con la Fed più vicina al tapering, pensiamo che sarà difficile per la Bce non seguirla, anche se con più cautela. “L’incontro di dicembre potrebbe quindi portare agli investitori delle sorprese da falco, se le quotazioni di mercato non subiranno forti scossoni”, conclude.