Bce: nessuna sorpresa, Draghi conferma la rotta intrapresa (analisti)
“Nessuna nuova, buona nuova. La riunione odierna del consiglio direttivo della Bce conferma la rotta già intrapresa dalla banca centrale e ben prevista da analisti e operatori di mercato. I tassi dell’Eurozona resteranno quindi invariati; ci aspettiamo che sia così per l’intero 2018, con un primo rialzo probabilmente non prima del 2019″. A dirlo Marco Palacino, managing director per l’Italia di Bny Mellon IM, commentando gli annunci odierni della Bce.
Secondo Palacino “inflazione bassa con un aumento graduale nel medio termine verso l’obiettivo del 2%, espansione economica generalizzata e buona trasmissione delle politiche monetarie verso l’economia reale: i commenti di Draghi tracciano un quadro quasi ideale per la prosecuzione, senza scossoni, del graduale processo di normalizzazione delle politiche monetarie”. “L’euro forte e la volatilità dei cambi – prosegue l’esperto – rappresentano il principale fattore di preoccupazione e incertezza citato da Draghi. Ma evidentemente i mercati temevano l’annuncio di un più deciso impegno a indebolire la moneta unica, tant’è che, sulla scia del meeting odierno, l’euro si è rafforzato ancora – almeno nell’immediato”.
Per Palacino, archiviata la riunione della Bce, “gli investitori tornano ad attendere gli esiti delle elezioni in Italia, ma senza restare certo col fiato sospeso, rassicurati dai dati economici complessivi e dalla prevedibilità degli sviluppi monetari. Starà probabilmente alla Brexit e alle elezioni di midterm negli Stati Uniti dimostrare se il rischio politico possa ancora influenzare i corsi dei mercati finanziari o meno”.