Bce pone ufficialmente fine a lunga era di politica monetaria non convenzionale (analisti)
La Banca centrale europea (Bce) pone ufficialmente fine alla lunga era di politica monetaria non convenzionale. L’istituto centrale di Francoforte ha appena annunciato la sospensione degli acquisti netti di attività entro la fine del mese di giugno e ha preannunciato due aumenti dei tassi di 25 punti base nei meeting di luglio e di settembre, lasciando aperta la porta a un incremento maggiore di 25 punti base sempre a settembre. Questi i commenti a caldo da parte degli economisti di ING dopo le indicazioni contenute nel comunicato ufficiale della Bce, in attesa che prenda il via la conferenza stampa di Chrstine Lagarde.
“La calibrazione di questo incremento dei tassi dipenderà dalle prospettive aggiornate per l’inflazione a medio termine. Se le prospettive di inflazione nel medio periodo permarranno tali o si deterioreranno, un incremento maggiore sarà appropriato alla riunione di settembre”, specifica lo statement della Bce.
“L’unica domanda sul tavolo è in realtà perché la Bce non abbia già aumentato i tassi di interesse oggi, ma abbia deciso di attendere la prossima riunione del 21 luglio”, aggiungono gli esperti ricordando che il comunicato stampa della Bce include anche le ultime stime economiche, che mostrano un’inflazione che dovrebbe raggiungere il 6,8% nel 2022, il 3,5% nel 2023 e il 2,1% nel 2024. La crescita del Pil dovrebbe, invece, attestarsi al 2,8% nel 2022, 2,1% nel 2023 e nel 2024. “La stagflazione è la parola d’ordine nell’eurozona”, segnalano ancora da ING.