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Big assicurativi a caccia di 7 mila professioni in ambito tech e digital

10 Febbraio 2022 12:40

È partita la ricerca di profili professionali tech e digital da inserire nel mercato assicurativo. Secondo le previsioni di IIA entro il 2024 saranno inseriti all’interno filiera 7 mila nuovi profili con competenze tecnologiche avanzate: ingegnere robotico, esperti di analisi dei dati e in cybersecurity, cloud architect, ecc., ma si punterà anche sulla formazione di top manager, intermediari e dipendenti in ambito tecnologico e digitale per superare il forte gap ancora esistente. È quanto emerge dal Report Competenze 2022 realizzato dall’Italian Insurtech Association (IIA).

L’indagine evidenzia come il 50% dei profili ricercati oggi non è mai stato impiegato in azienda, ma assumerà nei prossimi 3 anni un ruolo strategico nella transizione digitale del settore, fondamentale per rafforzare la competitività dell’intero mercato assicurativo italiano.

Al tempo stesso per allineare il mercato assicurativo ai nuovi trend e al ruolo sempre più strategico dell’insurtech, il settore dovrà fortemente investire in formazione: nei prossimi 3 anni, secondo i dati di IIA, saranno formati circa 50 mila profili professionali.

I dati emersi dimostrano una forte consapevolezza da parte del settore assicurativo sull’importanza di aumentare le competenze tecnologiche e digitali delle persone anche perché le polizze digitali in Italia aumenteranno nei prossimi dieci anni in maniera esponenziale, soprattutto in settori oggi poco sensibili all’utilizzo di prodotti assicurativi, determinando una forte crescita della domanda.

Ad esempio, le polizze vita il cui valore nel 2019 era praticamente inconsistente, nel 2030 avranno una penetrazione del 30% sulla popolazione italiana, con premi per un valore di oltre 16milioni di Euro. Un forte incremento è previsto anche per il settore travel, con un aumento dal 4 al 12%, e quello della mobility, oggi praticamente inesistete (0,001%) che dovrebbe raggiungere il 12%, per premi del valore di 200 mila euro.

“Il gap di competenze tech e digitali resta una delle sfide principali per il settore dell’Insurtech italiano – commenta Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA – Ad oggi le principali compagnie assicurative sono alla ricerca di oltre 7 mila profili altamente tecnici, difficili da reperire. Parliamo di figure che sino a poco tempo fa non lavoravano all’interno dell’industria assicurativa, ma che sono fondamentali per far evolvere il settore verso una completa digitalizzazione e renderlo sempre più competitivo. Non solo, la capacità di investire in innovazione consentirà di attrarre giovani talenti, cosa che oggi non avviene, e il settore assicurativo non è in grado di fare, dal momento che quello assicurativo non è inoltre tra le prime 10 scelte da parte di un giovane neo-laureato in materie STEM”.