Bitcoin rivede quota $40.000 per prima volta da fine maggio. Effetto Tudor Jones-Musk
Per la prima volta in due settimane e mezzo, ovvero dal 27 maggio scorso, il Bitcoin ha rivisto quota $40.000.
Due, secondo gli analisti, i fattori che hanno fatto da assist alla criptovaluta numero uno al mondo.
Da una parte l’avvertimento di Paul Tudor Jones, il miliardario gestore di hedge fund, secondo cui – così in un’intervista rilasciata alla Cnbc -“il rischio di inflazione non è transitorio”. Di conseguenza, ha affermato il gestore, “se la Fed dice che l’economia degli Stati Uniti è sulla strada giusta, allora metterei tutto sull’inflation trade comprando materie prime, criptovalute e oro”.
Dall’altro lato l’effetto tweet Elon Musk.
“Quando ci sarà conferma di un utilizzo ragionevole (del 50%) di forme di energia pulita da parte dei miners con un trend futuro positivo, Tesla tornerà a consentire le transazioni in Bitcoin”, ha annunciato il fondatore e ceo del colosso delle auto elettriche.
Al momento, secondo i dati di Coindesk, il Bitcoin sale del 3,5% a $40.472; bene anche l’Ethereum (quasi +6% a $2.627), mentre il dogecoin sale poco oltre l’1%, a $0,32.