Boom Mps in Borsa: +50% in poche sedute, azzerate perdite 2019. Successo per il bond senior
Non si arresta il rally prepotente di Mps in Borsa. In una giornata dove le altre banche tirano il freno dopo due giorni di rally, il titolo Mps mette a segno un altro +10% a 1,54 azzerando le perdite 2019. Dai minimi dello scorso 17 giugno in area 1 euro, il titolo ha messo a segno un raly di oltre +50%. Oggi continua l’eco del successo del bond senior collocato ieri, la prima emissione di uno strumento senior unsecured dall’avvio del piano di ristrutturazione.
Il mercato ha accolto con calore il bond Mps con ordini per oltre 1,1 miliardi che hanno spinto la banca senese ad alzare l’ammontare dell’emissione a 500 mln rispetto ai 300 mln attesi. Ieri il titolo Mps ha messo a segno un rally del 17,55% a 1,40 euro. Il mercato ora guarda alle prossime mosse della banca senese e soprattutto del Tesoro, azionista di riferimento, che entro fine anno dovrà indicare all’UE il piano con cui intente uscire dal capitale della banca.
Banca MPS ha concluso ieri il collocamento di un’emissione obbligazionaria unsecured di tipo Senior Preferred a tasso fisso con scadenza 3 anni, destinata ad investitori istituzionali, per un ammontare pari a 500 milioni di euro. L’emissione ha ottenuto ordini per oltre 1,1 miliardi di Euro da parte di circa 100 investitori. Grazie alla forte domanda, il rendimento indicato inizialmente nell’intervallo 4,250 – 4,375% è stato portato ad un livello finale pari al 4%.
Il mercato aveva già premiato il titolo a inizio settimana in scia all’operazione all’esercitazione del diritto di recesso dal contratto decennale stipulato un anno fa con la piattaforma Juliet, che fa capo a Cerved e Quaestio e ha per oggetto l’attività di recupero di una quota significativa dei cosiddetti non performing loans di gruppo. Juliet aveva in gestione l’80% delle sofferenze generate dall’istituto senese oltre ad altri crediti problematici derivanti da cartolarizzazioni di Npl e della holding Quaestio. L’obiettivo è anche quello di ridurre l’indice di rischiosità complessivo “in un contesto che vede il significativo deterioramento del quadro economico registrato negli ultimi mesi”.