Borsa di Tokyo chiusa per festività, azionario asiatico debole su petrolio e dati Cina
Weekend lungo per la Borsa di Tokyo, chiusa per festività. Oggi in Giappone si celebra il Respect for the Aged Day. Gli altri listini dell’area Asia-Pacifico si muovono fiacche, sul balzo del petrolio in scia agli attacchi in Arabia Saudita. Nel fine settimana alcune installazioni strategiche di Aramco sono state oggetto di un attacco con i droni, provocando il dimezzamento della produzione di greggio del paese, che è il maggiore esportatore mondiale di petrolio.
A pesare sugli scambi anche alcune indicazioni macro deludenti giunte dalla Cina. Ad agosto la produzione industriale e le vendite al dettaglio sono salite meno del previsto. Non solo. Secondo quanto ha riportato l’agenzia Reuters, il primo ministro cinese Li Keqiang avrebbe dichiarato che sarà “molto difficile” per l’economia della Cina crescere ad un tasso annuo pari o superiore al 6% nell’attuale clima globale. Quest’anno la Cina punta a una crescita del Pil dal 6% al 6,5% e nel secondo trimestre il Pil è salito del 6,2%, il tasso più lento degli ultimi 27 anni.
In questo quadro Hong Kong segna un calo dell’1,12%, poco mossa Shanghai con un -0,22%. Sydney ha terminato sulla parità con un +0,06%, mentre Taiwan sale dello 0,65%.