Borsa di Tokyo termina in calo dopo il tifone Jebi
La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta odierna con segno meno dopo il passaggio del tifone Jebi (il più forte degli ultimi 25 anni) che si aggiunge ai timori legati alle tensioni commerciali internazionali. Gli operatori si interrogano infatti sulla possibile evoluzione dei negoziati tra Stati Uniti e Canada sul nuovo accordo Nafta, dopo che venerdì le discussioni sono state sospese. Intanto rimane valida la minaccia americana di imporre nuovi dazi al 25% su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi nei prossimi giorni. In questo clima, l’indice Nikkei ha chiuso in ribasso dello 0,51% a 22.580,83 punti e il Topix ha lasciato sul parterre lo 0,77% a 1.704,96 punti. Male soprattutto i titoli delle compagnie aeree e dei trasporti che soffrono delle avverse condizioni climatiche. Dal fronte macro è giunto l’indice Pmi servizi del Giappone che ad agosto è salito a 51,5 punti sui massimi a 4 mesi. In calo, più del previsto, invece l’indice Pmi servizi della Cina.
Guardando al resto dell’area Asia-Pacifico, i listini rimangono deboli: Sydney ha chiuso con un calo di 1 punto percentuale dopo che il Pil ha mostrato nel secondo trimestre dell’anno una crescita più lenta ma comunque migliore delle aspettative. Shanghai e Hong Kong si apprestano a chiudere in deciso ribasso.