Borsa Hong Kong -2,5%: titoli chip affondano fin oltre -24% dopo restrizioni Usa a export verso Cina
Forti sell off alla borsa di Hong Kong sui titoli dei colossi cinesi produttori di chip, sulla scia dell’entrata in vigore delle nuove regole Usa, che limiteranno la capacità di Pechino di acquistare, produrre e sviluppare semiconduttori di alto livello utilizzati per la produzione di sistemi militari avanzati.
Gli Stati Uniti hanno di fatto deciso di apporre restrizioni alle esportazioni di chip dei produttori americani di semiconduttori verso la Cina; chi vorrà procedere con la vendita delle sue apparecchiature verso Pechino dovrà ottenere il via libera del Dipartimento del Commercio Usa.
Tonfo a Hong Kong del titolo del più grande produttore di chip in Cina, SMIC -Semiconductor Manufacturing International Corporation -, capitolato di oltre il 5% nei minimi intraday.
Male anche Hua Hong Semiconductor, scivolato di oltre il 10%, mentre Shanghai Fudan Microelectronics Company ha visto precipitare le quotazioni fin oltre -24% nelle prime ore della giornata di contrattazioni di borsa.
L’indice benchmark della borsa di Hong Kong è sceso fino a -2,55%, mentre il sottoindice dei titoli hi-tech ha perso fino a – 3,9%.
All’inizio di settembre, da una documentazione depositata presso la Sec, il gigante dei semiconduttori americano Nvidia ha reso noto di aver ricevuto ordine dal governo americano, il 26 agosto scorso, di richiedere una nuova licenza per poter esportare nuovi prodotti in Cina, Hong Kong inclusa.
Washington vuole infatti evitare che i semiconduttori prodotti dal gruppo possano venire utilizzati dall’esercito cinese. Nvidia ha comunicato che le restrizioni imposte alle sue esportazioni in Cina colpiranno i CPU A100 e H100, che vengono venduti alle aziende.