Borsa Hong Kong scatta di oltre il 3% dopo indici Pmi Cina. Con fine Zero Covid Pmi manifatturiero a record dal 2012
Le ottime notizie in arrivo dal fronte macroeconomico della Cina portano l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong a volare di oltre il 3%. Il listino segna un rally del 3,3% circa.
Reso noto in Cina il dato ufficiale relativo al Pmi manifatturiero di febbraio.
L’indice mette in evidenza l’effetto positivo del reopening dalle ripetute fasi di lockdown – varate fino alla fine del 2022 – sull’economia cinese.
L’abbandono della politica Zero Covid e la ripresa delle attività si traducono subito in un forte miglioramento dei dati macro.
L’indice Pmi manifatturiero è balzato così a febbraio fino a 52,6 punti, al record dall’aprile del 2012, quando si attestò a quota 53,5 punti, e molto meglio dei 50,1 riportati a gennaio e dei 50,5 attesi dagli economisti intervistati da Reuters.
In accelerazione anche l’indice Pmi servizi della Cina, salito dai 54,4 di gennaio a 56,3 punti a febbraio e contro i
55 punti stimati dal consensus.
Il Pmi Composite si è così rafforzato a 56,4 dai precedenti 52,9 punti.
Gli indici PMI confermano la fase di espansione dell’attività manifatturiera e di quella dei servizi, in quanto superiori ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (inferiori ai 50 punti).
Reso noto oggi anche il Pmi manifatturiero non ufficiale, compilato da Caixin, sempre relativo al mese di febbraio: anche qui forte miglioramento, in rialzo a 51,6 punti rispetto ai precedenti 49,2 punti, al record dall’agosto del 2022.