Borsa Italiana: finale d’ottava senza slancio, Ftse Mib giù nonostante rialzi banche
Piazza Affari non riesce a strappare il segno più a fine ottava.
Su milano e le altre Borse Ue pesa il consistente rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro dopo la svolta Fed con la nuova strategia che tollererà inflazione oltre il 2%, così come i riscontri deboli sulla crescita a cui si aggiunge l’allerta contagi che coinvolge diversi paesi Ue. In tal senso, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha avvisato che i prossimi mesi saranno difficili.
Il Ftse Mib ha così chiuso debole a 19.841 punti (-0,03%).
Anche oggi riflettori su Telecom Italia (-0,22%% a 0,4008 euro) che ha preso fiato dopo il rally di ieri a seguito del semaforo verde del governo al percorso per la creazione di una newco per la gestione della rete a banda larga. Lunedì è previsto il cda della tlc che dovrebbe dare il via libera all’operazione Fibercop, il veicolo di nuova costituzione, in cui sono previsti il trasferimento della rete secondaria con la partecipazione del fondo KKR, e le attività in essere in FlashFiber, la joint-venture tra TIM e Fastweb.
In moderato rialzo dello 0,3% invece Enel. Stando a quanto riporta il Sole 24 Ore entro inizio settembre dovrebbe arrivare una nuova offerta vincolante di Macquarie per il suo 50% in Open Fiber. La valutazione dovrebbe essere di circa 7,7 miliardi (6 mld di equity, il resto debito).
Continua il momento no di Diasorin (-4,83%) dopo l’oltre -8% della vigilia scatenato dalle parole del ceo della società di diagnostica molecolare, Carlo Rosa, che ha detto in un’intervista che finché in Italia non ci saranno regole chiare sul biotech, la società non farà ricerca clinica.
Tra le banche, in affanno ieri, spicca il +3,45% a 8,447 euro di Unicredit, miglior titolo di tutto il Ftse Mib. Da inizio mese il titolo segna quasi +10% con una netta sovraperformance rispetto all’indice bancario italiano e all’intero Ftse Mib. Tra gli analisti si conferma la prevalenza dei buy sul titolo con un prezzo obiettivo medio di 9,82 euro, ossia il 16% sopra i livelli attuali.
Bene anche Intesa Sanpaolo a +1,16%, Bper +1,67% e Banco BPM +0,53%.