Borsa Italiana: Saipem chiude a +2,7%, movimenti opposti per Enel e Telecom su rumor OF
Incipit di ottava all’insegna della volatilità per Piazza Affari che nel corso della giornata ha dilapidato i guadagni fatti segnare in avvio di seduta. L’indice Ftse Mib ha così chiuso a quota 19.374 punti, in calo dello 0,08%. L’attenzione degli investitori torna alle trattative tra i democratici e l’amministrazione Trump per il piano di stimoli economici anti-COVID-19. La Speaker della Camera Nancy Pelosi ha detto sabato sera di aver dato al governo Usa un ultimatum di 48 ore per raggiungere un’intesa prima delle elezioni presidenziali Usa del prossimo 3 novembre.
Sullo sfondo rimangono i nuovi casi di coronavirus in tutto il mondo che hanno superato per la prima volta quota 400.000 in 24 ore, mentre l’Europa rafforza le misure restrittive di fronte a una nuova ondata epidemica, che fanno temere per la ripresa economica. E’ di oggi l’annuncio del Galles di un lockdown totale della durata di oltre due settimane per contenere l’avanzata dei contagi.
Sul parterre milanese spicca oggi Atlantia (+4,62% a 15,285 euro), già reduce dal rally di oltre +8% delle ultime 5 sedute. In attesa di nuovi sviluppi per Aspi con l’arrivo dell’offerta da parte di CDP, Atlantia ha sottoscritto nel fine settimana il contratto per la cessione del 49% del capitale di Telepass al gestore globale di private equity Partners Group. Il corrispettivo della transazione è pari a 1,056 miliardi di euro.
Tra le big del Ftse Mib seduta in calo Enel (-0,77% a 7,469 euro) che stando alle ultime indiscrezioni stampa sarebbe intenzionata ad accettare l’offerta presentata da Macquarie per il 50% di Open Fiber in occasione del CdA di novembre o al più tardi per inizio dicembre. L’offerta di Macquarie sarebbe la stessa sia in caso di acquisto dell’intera partecipazione (50%) che in caso di acquisto di una quota inferiore ma in ogni caso con il limite del 40%.
Un rumor che invece ha sostenuto il titolo Telecom Italia (che poi ha chiuso a +0,9% a 0,3459 euro) che dai livelli di fine agosto aveva corretto anche per la mancanza di newsflow sul tema della rete unica e per le incertezze che ancora pesano sul progetto.
Tra i titoli oil scatto in avanti di Tenaris con +2,12% e Saipem con +2,73%. Più cauta ENI con +0,35%.
Infine, uno sguardo alle banche. Tornano cospicue le vendite su Bper (-1,33%). Oggi era l’ultimo giorno disponibile per negoziare i diritti legati all’aumento di capitale da 800 mln di euro attualmente in corso. Male anche Banca BPM (-2,11% a 16215 euro) con gli ultimi rumor del Corriere che vedono sempre più vicino un accordo per la fusione con Credit Agricole Italia. Le due banche avrebbero già definito la governance dell’entità risultante dall’operazione di M&A. Nascerebbe il secondo gruppo bancario in Italia, con 32 mila dipendenti e 6 miliardi di euro di proventi operativi e oltre 1,1 miliardi di utile netto (dati a fine 2019).