Borsa Milano chiude piatta, sale attesa per Jackson Hole. Leonardo regina di giornata, ancora acquisti su petroliferi
La cautela ha prevalso sulla Borsa di Milano, che dopo un avvio in moderato rialzo ha progressivamente rallentato muovendosi sopra e sotto la parità per poi chiudere piatta. L’entusiasmo per la ripresa, innescato dall’approvazione definitiva da parte della Food and Drug Administration (FDA) al vaccino sviluppato da Pfizer e BioNTech, finora utilizzato grazie a una approvazione di emergenza, ha lasciato spazio alla prudenza in vista del simposio di Jackson Hole, durante il quale è previsto venerdì l’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Nelle ultime ore, sta prevalendo la sensazione tra gli operatori che difficilmente Powell indicherà in questa occasione un calendario per la riduzione del sostegno monetario da parte della Fed, e in particolare la riduzione degli acquisti di asset (il cosiddetto tapering).
In questo quadro, l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano ha terminato la seduta con un debole -0,07% rimanendo sulla soglia dei 26.000 punti (a 26.027,91 punti per la precisione). Tra i titoli del paniere principale, si è messa in evidenza fin dai primi scambi Leonardo, che ha terminato con un +2,8% a un soffio dai 7 euro (a 6,96 euro). A sostenere gli acquisti sul gruppo della Difesa le ultime notizie. In primis l’accordo di partnership siglato ieri con Northrop Grumman per una fornitura quinquennale all’esercito degli Stati Uniti. Sempre ieri, Leonardo ha annunciato l’avvio della seconda sperimentazione per sorveglianza marittima OCEAN2020, il più grande progetto europeo di ricerca militare per la sicurezza marittima. Sul titolo potrebbe anche influire l’indiscrezione di stampa secondo cui Fincantieri sarebbe interessata ad acquisire il perimetro della ex Oto Melara, oggi controllata da Leonardo e confluita nella divisione Sistemi di Difesa nel 2016. La trattativa sarebbe in una fase ancora iniziale ed un eventuale offerta potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
Bene i petroliferi, con Saipem che ha guidato i rialzi del comparto con un +0,9%, approfittando della risalita dei prezzi del petrolio incoraggiata dalle speranze di vaccinazione più estesa negli Usa dopo l’approvazione definitiva del vaccino Pfizer-BioNTech (il via libera definitivo apre la strada alla diffusione di obbligo di vaccinazione per i dipendenti di enti, agenzie e istituzioni scolastiche pubbliche negli Usa).
Sotto i riflettori è stata Stellantis (+0,26%) che ha annunciato un accordo di joint venture con Foxconn per lo sviluppo dell’abitacolo intelligente. Mobile Drive, la società che nascerà dalla jv, si concentrerà sulla fornitura di una soluzione intelligente di abitacoli per veicoli che rivoluzionerà le attuali convenzioni di progettazione e favorirà lo sviluppo di veicoli intelligenti connessi.
Tra i segni negativi, il peggior titolo del paniere è stato Amplifon che ha ceduto quasi 2 punti percentuali (-1,94%). Dopo un avvio positivo, è tornata a scendere Moncler (-1,33%), insieme ad A2a (-1,82%).