Borsa Milano con segno meno, Ftse Mib chiude sotto soglia 26.000 punti. Utility ancora penalizzate
La Borsa di Milano ha chiuso in territorio negativo, in linea con gli altri mercati internazionali, dove prevale un clima di attesa prima del discorso di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, al simposio di Jackson Hole che si apre questa sera. Se da una parte gli operatori sono stati rassicurati dalle recenti notizie riguardanti la campagna di vaccinazione contro il Covid, la loro prima preoccupazione resta l’evoluzione della ripresa economica e quella della politica monetaria negli Stati Uniti, doppio argomento che verrà affrontato da Powell nel suo intervento previsto domani.
Secondo Intesa Sanpaolo, Powell potrebbe segnalare che “il tapering è ormai vicino, pur sottolineando l’impegno della Fed a essere flessibile”. Il numero uno della banca centrale Usa non dovrebbe snocciolare molti dettagli sulla riduzione degli acquisti, rimandando la questione al Fomc di settembre. Nell’attesa, oggi verrà diffusa la seconda stima del prodotto interno lordo (Pil) degli Stati Uniti per il secondo trimestre.
In questo quadro, l’indice Ftse Mib si è mosso fin dai primi scambi sotto la parità, per chiudere in calo dello 0,76%, scivolando sotto la soglia dei 26.000 punti a 25.861,52 punti. Tra i titoli del paniere principale, continuano a perdere terreno le utility, con Terna in calo dell’2,2%, Italgas in ribasso del 2,6% e Snam giù dell’1,9%. Hanno invece guadagnato terreno, muovendosi in controtendenza Buzzi Unicem (+1,3%), Tenaris (+0,9%) e Azimut (+0,8%), .
Poco mossa Atlantia (-0,2%) dopo aver fatto sapere che Abertis ha raggiunto un accordo per la cessione dell’intera partecipazione, pari al 35%, della società francese A’lienor, concessionaria della A65, Autoroute de Gascogne, detenuta tramite la propria controllata SANEF. Nel contesto di questa transazione, SANEF venderà all’azionista principale di A’lienor, Eiffage, anche l’intero capitale sociale (100%) di Sanef Aquitaine, l’operatore Operation & Maintenance di A’lienor. Il corrispettivo complessivo delle due dimissioni per SANEF sarà di circa 222 milioni di euro.