Borsa Milano corre a inizio maggio, sprint di ENI e Ferrari. Male Stm
Incipit di maggio con segno più per Piazza Affari, reduce da un aprile incolore in cui non era riuscita ad accodarsi ai rialzi di Wall Street e delle Borse UE. Il Ftse Mib ha chiuso con a 24.419,97 punti (+0,58%). Sui mercati torna a prevalere l’ottimismo con il progressivo avvicinarsi dell’allentamento delle restrizioni Covid. Le ultime indiscrezioni in arrivo dalla Germania vedono il paese pronto a togliere le restrizioni per i vaccinati già dal prossimo weekend. Da Londra invece arrivano indicazioni circa la fine dell’obbligo di distanziamento dal prossimo 21 giugno.
Sul parterre di Piazza Affari oggi si sono mosse bene le big oil che si sono giovate del rally del petrolio. In chiusura ENI segna +1,71% a 10,10 euro, Saipem +1,95% e Tenaris +0,89%.
Tra i migliori di oggi spicca Ferrari con +2,55%, seguita da CNH a +2,1%. Rialzo dell’1,43% per Stellantis in attesa ei dati sulle immatricolazioni in Italia in arrivo dopo le 18. In buon rialzo anche Atlantia (+1,17% a 16,415 euro) in attesa dell’assemblea di fine mese convocata per esaminare l’offerta vincolante per l’acquisto dell’intera partecipazione dell’88,06% del capitale detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia (Aspi) presentata, lo scorso 29 aprile dal consorzio formato da Cdp Equity, Blackstone e Macquarie. L’offerta valorizza il 100% di ASPI 9,3 mld e potrebbe salire fino a 9,6 mld con l’earnout per il Covid-19 (50% dei ristori). Banca Akros oggi ha rivisto il prezzo obiettivo sul titolo alzandolo da 17 a 18,5 euro.
Oggi si è mossa bene anche Poste Italiane (+1,38%). L’ad Matteo Del Fante ha rimarcato in un’intervista al Financial Times che nei prossimi 4 anni investiremo 3,1 miliardi di euro, e il 67% di questa somma sarà utilizzato per la trasformazione del Gruppo. Del Fante punta a mantenere la forte presenza fisica nel territorio e ha osservato che “sarebbe molto difficile avere in gestione risparmi per 570 miliardi di euro, se non avessimo una forte presenza fisica nel Paese”.
Tra le banche in prima fila oggi c’è stata Unicredit con +1,85% in area 8,72 euro, miglior performer di tutto il Ftse Mib. Unicredit diffonderà i conti trimestrali il prossimo 6 maggio. Il consensus degli analisti pubblicato sul sito della banca (indicazioni aggiornate al 26 prile) indica un utile netto di 413 milioni di euro dopo rettifiche su crediti per 625 mln. I ricavi sono visti a 4,28 miliardi, con margine d’interesse a 2,167 mld di euro, con commissioni nette a 1,55 mld e risultato di gestione netto stimato a 1,21 miliardi di euro. Guardando all’intero 2021, il consensus indica un utile netto di 2,19 miliardi di euro, risultato netto di gestione di 4,1 mld dopo svalutazioni su crediti per 3,24 mld. Cet1 al 13,87%. Sul fronte dividendi tra gli analisti c’è molta varietà di valutazioni sull’entità del dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021): è indicata una cedola di 0,37 euro per azione (il range va da 0,15 a 0,46 euro). Dividendo che dovrebbe salire poi a 0,44 euro nel 2022 e a 0,61 euro nel 2023.
Tra i pochi segni meno figura STM con -1,43% che si accoda alla debolezza del Nasdaq.