Borsa Milano, finale d’ottava senza verve: bene STM, sottotono le banche
Finale d’ottava all’insegna delle vendite, seppure moderate, per Piazza Affari nonostante i nuovi record toccati nel pomeriggio da Wall Street. L’indice Ftse Mib ha mandato in archivio la seduta poco sotto la parità a quota 25.282,41 punti in una giornata in cui gli operatori si sono concentrati sul rapporto mensile sul mercato del lavoro americano.
Nel dettaglio, nel mese di giugno l’economia degli Stati Uniti ha creato 850.000 nuovi posti di lavoro, ben oltre le attese. Gli economisti avevano previsto una crescita dei nuovi posti di lavoro di 706.000 unità, dopo il rialzo delle buste paga di 559.000 di maggio. Il tasso di disoccupazione è invece salito a giugno al 5,9%, deludendo le attese degli analisti che prevedevano invece un calo al 5,6%. “La sintesi finale è che i dati di oggi regalano alle Borse uno scenario ancora ideale: segnali di miglioramento del mercato del lavoro, ma ad un ritmo più graduale, tale da allontanare per ora la percezione di una Fed nelle imminenze di agire anche su fronte tassi”, commenta Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte.
In questo contesto, la migliore della giornata del Ftse Mib è stata STMicroelectronics che ha terminato la seduta in rialzo di oltre il 2 per cento. Ieri il gruppo italo-francese dei chip ha annunciato il lancio di un programma di riacquisto di azioni proprie per un controvalore massimo fino a 1,040 milioni di dollari statunitensi da eseguirsi entro un periodo di 3 anni. La società intende eseguire il programma di riacquisto e detenere tali azioni proprie nel proprio portafoglio, allo scopo di adempiere gli obblighi della società stessa relativi ai piani di incentivazione in azioni a favore dei dipendenti e a servizio del potenziale regolamento delle proprie obbligazioni convertibili in circolazione. Segno più anche per Nexi (+1,44%), Ferrari (+1,31%) e per Atlantia (+1,16%).
Finanziari in affanno sul Ftse Mib, che ha chiuso la seduta con un calo di circa l’1,8 per cento. Giù anche Banco Bpm che ha ceduto oltre l’1,5%. Debolezza per Stellantis (-0,02%) che ieri ha comunicato i dati sulle immatricolazioni auto in Italia. Il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA ha totalizzato 56.382 unità, con una crescita del 19,5% rispetto allo stesso mese del 2020 ed una quota in aumento al 37,7% dal 35,5%.