Borsa Milano graffiata dalle vendite con timori variante, tra le peggiori Enel
Avvio d’ottava da dimenticare per Piazza Affari che chiude sotto la soglia di 24mila punti, indossando la maglia di peggiore Piazza finanziaria d’Europa in scia alle preoccupazioni legate al diffondersi della variante Delta. La seduta è terminata con l’indice Ftse Mib che ha terminato gli scambi con una flessione del 3,33% a quota 23.965,92 punti. Si tratta dei minimi dal 13 maggio 2021. In un contesto di incertezza in cui si è allargato anche lo spread BTP-Bund in rialzo oltre la soglia dei 108 punti base.
Insomma, sui mercati è scattato il segnale risk off per via dei crescenti timori per la ripresa economica in scia al diffondersi della variante Delta. “Finché la variante Delta non sarà in grado di esercitare pressioni sulle strutture ospedaliere, ritengo che il mercato recepirà queste correzioni con disciplina e selettività”, sottolinea Antonio Cavarero, responsabile Investimenti di Generali Insurance Asset Management. Gli investitori provano anche a proiettarsi all’appuntamento clou della settimana: ovvero la riunione della Banca centrale europea (Bce) dopo la recente modifica della strategia di politica monetaria.
Tra i pochi segni più di giornata DiaSorin (+1,8%) e Amplifon (+0,5%). Sul fronte opposto, quello delle vendite,
la peggiore del listino milanese è stata Bper che ha perso il 5,1%. Mal anche Enel (tra i titoli di maggior peso di tutto l’indice milanese) che ha ceduto circa lo 3,8%. Ribassi superiori al 4,7% anche per Saipem. Su quest’ultimo fronte dopo i precedenti tentativi falliti è arrivato l’accordo sulla produzione raggiunto dall’Opec+. Le quotazioni scontano l’aumento dell’offerta che, in base ai termini dell’intesa, aumenterà di 400.000 barili al giorno a partire dal mese di agosto fino al settembre del 2022. Inoltre, Saipem ha annunciato il lancio di SUISO, una soluzione tecnologica per la produzione di idrogeno verde. Il marchio è stato depositato presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale. Sotto i colpi delle vendite è finita anche Telecom Italia (-4,3%) dopo avere rivisto la guidance 2021 sull’Ebitda da crescita “stable to low single digit” (tra 0 e cifra singola bassa) a flessione “low to mid single digit” (tra cifra singola bassa e 5%).