Borsa Milano poco mossa, stagione trimestrali continua a dettare il tempo
Dopo un avvio positivo, la Borsa di Milano si mostra ora poco mossa nell’ultima seduta di una settimana che continua ad essere scandita dalla stagione delle trimestrali. A Milano l’indice Ftse Mib viaggia in area 24.495 punti (+0,01%), dopo avere chiuso la seduta di ieri con un progresso dello 0,13% 24.495,07 punti. Intanto sui mercati prevalgono le speranze di una ripresa economica vigorosa, prima della pubblicazione del rapporto mensile sul mercato del lavoro americano.
Osservando le performance dei singoli del Ftse Mib avanza di circa il 2% Recordati che ieri ha comunicato al mercato i risultati dei primi tre mesi del 2021. Rialzi superiori all’1% per due industriali: Interpump e Prysmian. Tra i titoli da monitorare anche Leonardo (+0,7%) che ieri a mercati chiusi ha presentato i conti del trimestre che vede i ricavi a 2,79 miliardi di euro (+7,7%) e l’Ebita balzare in avanti del +132% a 95 milioni, con un sensibile incremento in tutti i settori di business ad eccezione della componente civile e in particolare della divisione Aerostrutture, che risente delle difficoltà associate al calo dei volumi. Sul fronte opposto, quello delle vendite, si posiziona Enel che cede quasi due punti percentuali. Il gruppo energetico ha archiviato il primo trimestre dell’anno con ricavi pari a 17.107 milioni di euro, in calo del 14,4% rispetto al corrispondente periodo del 2020, a causa delle attività di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia e Spagna, per le minori attività di trading, alle infrastrutture e Reti principalmente in America Latina per l’effetto cambi negativo e ai Mercati Finali, per le minori quantità di energia elettrica vendute in Spagna. L’utile netto si è attestato a 1.176 milioni, in ribasso del 5,7%. Nella carrellata di trimestrali, ieri a mercati chiusi sono arrivati anche i numeri di Banco Bpm (-0,16%). La banca guidata da Giuseppe Castagna ha riportato nel primo trimestre dell’anno una buona performance dei proventi operativi core, ossia margine di interesse e commissioni, risultando pari a 968 milioni con una crescita del 5,9% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio.
Da monitorare oggi anche il titolo Telecom Italia (-0,17%), dopo lo scivolone della vigilia in scia al possibile stop del governo al progetto rete unica che ha affossato ieri il titolo che è sceso del 5,52%. In merito alle indiscrezioni di stampa TIM ha comunicato che presenterà un esposto alla Consob a tutela della società e dei suoi azionisti. La maggiore tlc italiana evidenzia che risultano “del tutto inappropriate e prive di riscontri oggettivi le interpretazioni, riportate dagli organi di stampa, relative ai contenuti del PNRR che ha come scopo la digitalizzazione del Paese e il completamento delle reti nelle aree in cui gli investimenti privati non sono sufficienti”.