Borsa Tokyo -0,21% dopo chiusura in rosso per Wall Street. Carrellata di dati macro in Asia, futures Usa poco mossi
Borse asiatiche miste, dopo la pubblicazione di alcuni dati arrivati dal fronte macro. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in calo dello 0,21%; la borsa di Shanghai cede lo 0,26%, Hong Kong +0,33%, molto bene la borsa di Seoul con un rialzo dell’1,61%, Sidney +0,43%. Poco mossi i futures Usa, con quelli sul Dow Jones che avanzano dello 0,10%, quelli sullo S&P 500 in progresso dello 0,09% e quelli sul Nasdaq in crescita dello 0,05%.
Protagonista l’indice Pmi manifatturiero della Cina ufficiale che, nel mese di novembre, è sceso ulteriormente in fase di contrazione a 48 punti, rispetto ai 49,2 punti di ottobre e a un livello inferiore rispetto ai 49 punti attesi dagli analisti.
Il dato conferma la contrazione dell’attività economica cinese, zavorrata dalle misure di lockdown e da altre restrizioni imposte dal governo di Pechino nell’ambito della politica Zero Covid, in quanto inferiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (inferiori ai 50 punti).
Il Pmi manifatturiero si è contratto inoltre per il secondo mese consecutivo, a fronte della nuova ondata di Covid che ha colpito la Cina, scendendo al minimo da aprile. Peggiore il trend del Pmi servizi della Cina che, sempre a novembre, è capitolato a quota 46,7, in forte calo rispetto ai precedenti 48,7 punti e decisamente al di sotto dei 48 punti attesi. Il Pmi Composite è scivolato così a 47,1 dai 49 punti precedenti.
Ieri le autorità cinesi hanno comunicato l’intenzione di puntare su un aumento in Cina delle vaccinazioni ai cittadini più anziani: la notizia è stata accolta con favore dai mercati, in quanto un numero più alto rispetto a quello attuale delle vaccinazioni agli anziani viene considerato presupposto cruciale per consentire il reopening dell’economia made in China. Il piano di vaccinazioni per gli anziani è stato comunicato oggi dalle autorità sanitarie della Cina.
L’azionario globale è frenato dall’ennesima chiusura al ribasso di Wall Street per lo S&P 500 e il Nasdaq, in calo per la terza seduta consecutiva: il Dow Jones Industrial Average ha chiuso piatto, in rialzo di appena 3,07 punti, + 0,01%, a quota 33.852,53. Il Nasdaq Composite è sceso dello 0,59%, a 10.983,78, mentre lo S&P 500 ha segnato un ribasso dello 0,16% a 3.957.63.
Focus anche su altri dati macro arrivati dall’Asia: in Giappone, reso noto il dato sulla produzione industriale di ottobre che è sceso del 2,6% su base mensile, facendo peggio della flessione dell’1,5% stimata.
Si tratta del secondo calo consecutivo del dato, dopo la flessione dell’1,7% del mese precedente.
Comunicata anche l’inflazione dell’Australia misurata dall’indice dei prezzi al consumo CPI: l’indice ha rallentato la crescita a ottobre, salendo su base annualizzata del 6,9% rispetto al 7,3% di settembre. Gli analisti avevano previsto un rialzo del 7,4%. L’inflazione core è aumentata del 5,3% su base annua.