News Finanza Indici e quotazioni Borsa Tokyo +0,74%, in Asia focus su Pil e taglio tassi Cina. Azionario orfano di Wall Street

Borsa Tokyo +0,74%, in Asia focus su Pil e taglio tassi Cina. Azionario orfano di Wall Street

17 Gennaio 2022 08:55

Borse asiatiche prevalentemente positive, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,74%, a 28.333,52 punti. Borsa di Shanghai in rialzo dello 0,58%, mentre Hong Kong è in flessione dello 0,67%. Sidney +0,32%, borsa Seoul -1,09%.

Oggi l’azionario mondiale rimarrà orfano di Wall Street: la borsa chiusa sarà infatti chiusa in occasione delle celebrazioni dedicate a Martin Luther King.

Venerdì il Dow Jones Industrial Average ha ceduto 201,81 punti (-0,56%), a 35.911,81 punti; lo S&P 500 ha chiuso piatto, con una variazione pari a +0,08% a 4.662,85 punti, mentre il Nasdaq Composite ha sovraperformato i mercati con un guadagno dello 0,59% a 14.893,75 punti.

Gli indici azionari Usa hanno terminato le prime due settimane di contrattazioni del 2022 in territorio negativo e il Nasdaq, in particolare, ha perso per la terza settimana consecutiva. La scorsa settimana, il Dow Jones ha ceduto lo 0,88%, lo S&P 500 ha fatto -0,30%, il Nasdaq -0,28%.

Sono stati sopratutto i titoli bancari ad avere la peggio venerdì scorso, sulla scia degli utili di JP Morgan, che ha ceduto più del 6% dopo la diffusione di una trimestrale che non ha convinto il mercato.

Oggi l’azionario asiatico ha visto protagonista la pubblicazione del prodotto interno della Cina che, nell’intero 2021, è cresciuto dell’8,1%, ben oltre il target di crescita fissato dal governo di Pechino, pari a una espansione del 6%, e oltre anche le previsioni di diversi economisti. Tuttavia, l’evidente il rallentamento del Pil cinese nel quarto trimestre del 2021 evidenzia i problemi dell’economia, che fa fronte a una pesante crisi del mercato immobiliare, al ripresentarsi di nuovi contagi Covid-19 e a una politica di tolleranza zero nei confronti del virus.

Nel quarto trimestre del 2021, il Pil è cresciuto, infatti, di appena il 4% su base annua. Sebbene superiore al +3,6% atteso dal consensus, il dato ha riportato il ritmo di crescita più lento in un anno e mezzo. Su base trimestrale, il rialzo è stato pari a +1,6%.

Resi noti altri dati macro cinesi relativi al mese di dicembre, con la produzione industriale cresciuta su base annua del 4,3%, più del +3,6% stimato dagli analisti, e in rafforzamento rispetto al +3,8% di novembre; e le vendite al dettaglio salite di appena l’1,7% su base annua, decisamente peggio rispetto alle attese degli analisti, che erano per una crescita pari a +3,7%. Forte decelerazione rispetto a novembre, quando il dato era salito del 3,9%.

Sempre oggi la People’s Bank of China, banca centrale della Cina, è intervenuta per evitare un ulteriore rallentamento dell’economia del paese, tagliando i tassi di riferimento sui suoi prestiti a medio termine per la prima volta dall’aprile del 2020, ovvero in quasi due anni.

La PBOC ha annunciato di aver tagliato il tasso sui prestiti di medio termine (MLF) a un anno che eroga ad alcune banche di 10 punti base dal 2,95% al 2,85%. Sfidate le attese degli analisti, con 34 dei 48 tra trader e analisti intervistati dall’agenzia di stampa Reuters, ovvero il 70% di tutti i partecipanti al sondaggio, che avevano previsto nessun cambiamento ai tassi.

La People’s Bank of China ha abbassato anche i tassi repo a sette giorni (tasso di interesse associato a prestiti interbancari effettuati mediante operazioni di ‘pronti-contro-termine’) dal 2,20% al 2,10%.