Borsa Tokyo +1,14%, Seoul plaude a lotta contro short selling. Scommesse su tassi Bce aiutano l’euro
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo chiude la sessione con un rialzo dell’1,14%, a quota 28.195,58 punti, dopo il calo di oltre -2,5% sofferto alla vigilia, sulla scia dei sell off che si sono abbattuti venerdì scorso su Wall Street.
In ripresa anche Sidney (+0,64%) e Seoul (+1,06%), che ieri avevano perso più del 2%, mentre le borse cinesi sono in affanno. La borsa di Hong Kong cede lo 0,41%, Shanghai fa -0,27%.
“Sembra che gli investitori stiano ancora digerendo le conseguenze del discorso hawkish di Jerome Powell, con cui il presidente della Fed non solo ha rispedito al mittente l’idea di una svolta dovish, enfatizzando al contempo la necessità che i tassi salgano ulteriormente e che la banca centrale rimanga restrittiva, al fine di far scendere l’inflazione”, ha commentato Rodrigo Catril, strategist di National Australia Bank, in una nota riportata dalla Cnbc.
Futures Usa positivi dopo le due sedute consecutive di vendite. A seguito del venerdì nero, la borsa Usa ha infatti chiuso in ribasso anche la sessione di ieri: lo S&P 500 ha perso lo 0,67% a quota 4.030,61, il Nasdaq Composite ha ceduto l’1,02% a 12.017,67 e il Dow Industrial Average è arretrato di 184,41 punti (-0,57%), a 32.098,99.
Alle 8.20 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono di quasi 70 punti (+0,21%); quelli sullo S&P avanzano dello 0,25% e quelli sul Nasdaq dello 0,35%.
L’euro rimane sotto la parità, a quota 0,9998, piatto nei confronti del dollaro.
La moneta unica ha recuperato terreno nella sessione di ieri, con gli investitori che hanno prestato attenzione alle dichiarazioni hawkish arrivate anche dalla Bce, inizialmente snobbate.
A parlare nel fine settimana, in occasione del simposio di Jackson Hole, sono stati precisamente il banchiere centrale della Finlandia Olli Rehn, il banchiere centrale della Francia Francois Villeroy de Galhau e Martins Kazaks, numero uno della Banca centrale della Lettonia, tutti esponenti del Consiglio direttivo della Bce, che si riunirà il prossimo 8 settembre.
Le dichiarazioni da falco dei banchieri hanno aumentato le probabilità che la Bce alzi i tassi di 75 punti base.
Il 21 luglio scorso i tassi di interesse dell’area euro sono stati alzati dalla Bce per la prima volta in 11 anni, con una stretta di 50 punti base: il rialzo è stato il doppio rispetto a quanto era stato anticipato dalla stessa Bce il mese precedente.
Il Dollar Index viaggia attorno a 108,65, dopo essere sceso nelle contrattazioni overnight rispetto al record dal settembre 2022, a quota 109,48 sulla scia delle parole hawkish di Powell.
Tornando all’azionario asiatico, la borsa di Seoul beneficia dell’ispezione lanciata dall’autorità che vigila sui mercati finanziari della Corea del Sud, nota come Financial Supervisory Service (FSS).
L’ispezione ha per oggetto le operazioni di short selling lanciate da alcuni colossi finanziari che operano nel paese, a partire da Morgan Stanley, presente a Seoul.
L’ufficio sudcoreano di Morgan Stanley è uno dei tanti che ricorrono più attivamente alle operazioni di short selling. Operazioni che la Corea del Sud ha recentemente consentito, dopo una fase di sospensione, ponendo tuttavia diversi paletti.