Borsa Tokyo +1,5%, Hong Kong in rally di oltre +2%. Ma Fed e tensioni Usa-Russia zavorrano futures Usa
Sentiment positivo sui mercati azionari asiatici nonostante la chiusura negativa di Wall Street, scesa a seguito dei commenti rilasciati dal numero uno della Fed, Jerome Powell.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,48% a 27.224,11 punti. Buy sostenuti anche alla borsa di Hong Kong, che balza di oltre il 2% vedendo protagonista il rally di Alibaba.
Il colosso cinese dell’e-commerce ha annunciato che aumenterà l’importo del suo piano di buyback dai $15 miliardi precedentemente stabiliti a $25 miliardi. Il titolo scatta fino a +8,78%. La borsa di Shanghai è piatta, la borsa di Sidney fa +0,86%, Seoul +0,89%.
Il trend dei futures Usa è tuttavia in lieve ribasso. Ieri Powell ha detto chiaramente che l’inflazione, negli Stati Uniti, è troppo alta e che potrebbe essere necessario procedere a strette monetarie di entità superiore ai 25 punti base, in una riunione o in più riunioni.
Le parole del banchiere centrale hanno portato i mercati a scommettere che, nel prossimo meeting del Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – i tassi Usa saranno alzati di 50 punti base, dopo il primo rialzo dal 2018 annunciato mercoledì scorso, 16 marzo, pari a 25 punti base, che ha portato il costo del denaro al range compreso tra lo 0,25% e lo 0,50%.
Il Dow Jones Industrial Average ha perso così 201,94 punti (-0,6%), lo S&P 500 ha chiuso in calo attorno alla parità e il Nasdaq è sceso dello 0,4% a 13.838,46 dopo essere scivolato nei minimi intraday fino a -1,5%.
Nelle ultime ore le tensioni geopolitiche provocate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia si sono ulteriormente intensificate.
Il ministero russo degli Affari esteri ha reso noto di aver convocato l’ambasciatore americano a Mosca John Sullivan per protestare formalmente contro gli Stati Uniti, dopo che il presidente americano Joe Biden ha definito l’omologo russo Vladimir Putin “un criminale di guerra”.
L’accusa di Biden, ha sottolineato il ministero degli Esteri della Russia, “ha portato le relazioni tra la Russia e l’America sull’orlo della rottura”.
Tra i titoli scambiati a Hong Kong, focus anche su China Estearn Airlines, che precipita di oltre il 6%, all’indomani dello schianto dell’aereo Boeing 737 operato dalla compagnia aerea.
Il titolo del colosso aerospaziale Usa ha perso il 3,6% nelle contrattazioni di Wall Street.
Ieri l’autorità dell’aviazione cinese ha reso noto che un aereo per passeggeri Boeing 737 della compagnia aerea China Eastern Airlines si è schiantato al suolo con 132 persone a bordo, inclusi 123 passeggeri e nove membri dell’equipaggio.
Il contatto con l’aereo è stato perso nei cieli di Wuzhou della regione di Guangxi. L’aereo, che si ritiene essere il MU5735, aveva lasciato Kunming alle 13.11 ora locale e sarebbe dovuto arrivare a destinazione in poco meno di due ore, stando al sito di monitoraggio dei voli FlightRadar24.
Il sito, riporta la Cnbc, mostra che l’aereo ha iniziato a perdere quota poco dopo le 14.20 ora locale.