Borsa Tokyo a record in 33 anni, borse Hong Kong e Shanghai pagano People’s Bank of China
Performance contrastata per le borse asiatiche. A fronte della borsa di Tokyo, che prosegue la sua corsa dopo un 2023 stellare, l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong arretra di oltre il 2%.
Male anche la borsa di Shanghai, che perde più dell’1%.
Evidente la delusione delle borse cinesi per l’annuncio della People’s Bank of China, banca centrale della Cina, che ha deciso di lasciare i tassi LPR a 1 e 5 anni invariati, rispettivamente al 3,45% e al 4,20%.
Tornando alla borsa di Tokyo, l’indice Nikkei 225 ha terminato la giornata di contrattazioni in progresso dell’1,62%, a quota 36.546,95 punti, scattando ai nuovi record degli ultimi 33 anni.
Iniziata oggi la riunione di politica monetaria della Bank of Japan, banca centrale del Giappone, che si concluderà domani con la decisione sui tassi.
La politica monetaria della Bank of Japan guidata da Kazuo Ueda continua a incentrarsi sui tassi negativi e sul controllo della curva dei rendimenti. La tanto attesa svolta a favore di una normalizzazione dei tassi non sembra all’orizzonte nel breve termine, visto che la crescita dell’inflazione giapponese non appare ancora sostenibile.
In Australia, la borsa di Sidney ha chiuso in rialzo dello 0,75% a 7.476,60 punti, estendendo i guadagni riportati venerdì scorso.
Praticamente ingessata la borsa di Seoul.