Borsa Tokyo chiude in calo dell’1,3%. Coronavirus, Fmi: per prima volta in 60 anni crescita Pil Asia pari a zero
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è sceso dell’1,33% chiudendo a 19.290,20 punti. La borsa di Shanghai sale dello 0,17%; Hong Kong -0,71%, Sidney -1,31%, Seoul +0,07%.
Dal fronte macro, reso noto il dato relativo alla disoccupazione in Australia che, nel mese di marzo, è salita al 5,2%, comunque meglio del 5,5% atteso dagli analisti.
Occhio alle stime di crescita del Fondo Monetario Internazionale secondo cui, per la prima volta in 60 anni l’Asia, in quanto regione, riporterà una crescita pari a zero nel 2020, a causa degli effetti della pandemia da coronavirus sull’economia.
“Sebbene ci sia una grande incertezza sulle prospettive di crescita del 2020, e ancora di più sull’outlook del 2021, l’impatto del coronavirus sulla regione sarà grave e senza precedenti”, ha scritto Chang Yong Rhee, direttore del dipartimento Asia e Pacifico dell’Fmi.
Nelle crisi precedenti, l’area era riuscita a riportare un tasso di crescita positivo. Nella crisi finanziaria asiatica del 1997, il Pil aveva segnato in media una crescita dell’1,3%, salendo poi del 4,7% nella crisi finanziaria globale degli anni 2008-2009.
Nel 2020, invece, la crescita del Pil dell’area sarà in media, per l’appunto, pari a zero. Le previsioni relative ai singoli paesi sono le seguenti.
Per il Giappone l’Fmi prevede una contrazione del Pil pari a -5,2%; l’India crescerà dell’1,9%; la Corea del Sud farà -1,2%; le cinque principali economie del Sud-est asiatico — Indonesia, Thailandia, Malesia, Singapore e Filippine — assisteranno a una caduta del Pil pari a -1,3%. Il Pil della Cina è atteso crescere dell’1,2%.