Borsa Tokyo giù, bene Shanghai e Hong Kong dopo dati PMI Cina. Petrolio WTI +3% con embargo Ue su oil Russia
Borse asiatiche miste: l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo scende dello 0,25%. Bene Shanghai +0,92% e Hong Kong +0,71%. Sidney fa -0,73%, Seoul +0,49%.
Resi noti i dati ufficiali relativi ai settori manifatturiero e dei servizi della Cina.
Nel mese di maggio l’indice Pmi manifatturiero ufficiale della Cina si è attestato a 49,6 punti, meglio dei 48 punti attesi dal consensus e in miglioramento rispetto ai precedenti 47,4 punti. Il dato ha confermato tuttavia la fase di contrazione in cui è scivolata l’economia cinese a causa dei lockdown imposti dal governo di Pechino per arginare l’ondata di Covid, in quanto inferiore alla soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e fase di espansione, valori al di sopra.
Il Pmi servizi si è confermato anch’esso in fase di contrazione, attestandosi a 47,8 punti, meglio comunque dei
45,2 attesi e in rialzo rispetto ai 41,9 precedenti.
Il Pmi Composite è migliorato a 48,4 punti, rispetto ai precedenti 42 di aprile.
Ma notizia grande protagonista di oggi è l’intesa raggiunta nella notte tra i leader Ue del Consiglio europeo a favore dell’embargo sul petrolio russo.
Secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, l’embargo colpisce subito “più di 2/3 delle importazioni di petrolio dalla Russia, tagliando un’enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra”.
Su Twitter Michel ha scritto che “le sanzioni colpiranno immediatamente il 75% delle importazioni di petrolio russo. E, entro la fine dell’anno, sarà vietato il 90% del petrolio russo importato dalla Russia”.
La numero uno della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha rimarcato che l’intesa “taglierà effettivamente circa il 90% delle importazioni di petrolio dalla Russia verso l’Ue entro la fine dell’anno”.
Così su Twitter anche il presidente francese Emmanuel Macron:
“La Russia ha scelto di continuare la sua guerra in Ucraina. Stanotte, come europei, uniti e solidali con il popolo ucraino, assumiamo nuove sanzioni decisive. Abbiamo deciso di interrompere l’importazione del 90% del petrolio russo entro la fine del 2022”.
In rally le quotazioni del petrolio Usa, con i prezzi del WTI che scattano al rialzo di oltre +3% a $118,68, e il Brent che avanza dell’1,40% a $123,48.
Solido il trend dei futures Usa, con i futures sul Dow Jones che salgono dello 0,18%, quelli sullo S&P 500 in crescita dello 0,29% e quelli sul Nasdaq in progresso dello 0,61%.