Borsa Tokyo oltre +1%, vittoria LDP in elezioni Giappone post assassinio Abe. In Cina incubo Covid
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,11%, a quota 26,812 punti, dopo le elezioni per il rinnovo della metà degli esponenti della Camera alta. Elezioni che hanno assicurato una valanga di voti a favore del partito Liberaldemocratico al governo (LDP), dopo l’assassinio di venerdì scorso 8 luglio dell’ex premier Shinzo Abe, figura chiave del partito liberaldemocratico.
Riguardo alle altre borse asiatiche, la borsa di Shanghai cede l’1,63%, Sidney -1,14%, Seoul -0,33%.
Borsa di Hong Kong sotto forte pressione, con l’indice benchmark Hang Seng che scivola di oltre il 3,2%, sulla scia dei sell che stanno colpendo le Big Tech Alibaba e Tencent e i forti cali dei titoli delle società cinesi che gestiscono i casinò nella capitale cinese dell’azzardo Macao.
Macao è stata costretta a chiudere tutti i suoi casinò, più di 30, insieme ad altre attività commerciali non essenziali, per la prima volta dal 2020 a causa della nuova ondata della pandemia Covid. Gli esercizi e le attività saranno chiusi per una settimana. Lockdown nell’area, con la popolazione obbligata a stare a casa.
Forti ribassi fin oltre -7% per i titoli delle società attive nel mondo dell’azzardo, come Wynn Macau e Melco International Development, mentre Sands China capitola di oltre -8%.
Molto male anche le Big Tech cinesi Alibaba e Tencent, multate dal governo di Pechinodietro l’accusa di non aver comunicato in modo appropriato alcune transazioni concluse in passato, e dunque di violazione della legge antitrust cinese.
Dal fronte macro della Cina resi noti i dati relativi all’inflazione, misurati dall’indice dei prezzi al consumo e dall’indice dei prezzi alla produzione.
L’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha riportato un trend invariato su base mensile, rispetto al calo pari a -0,1% atteso e al precedente -0,2%. Su base annua il CPI è salito del 2,5%, più del +2,4% stimato dagli analisti, rafforzandosi rispetto al precedente aumento del 2,1%. L’indice dei prezzi alla produzione è salito su base annua del 6,1%, più del +6% stimato dal consensus e dopo il +6,4% di maggio.
In Giappone, reso noto il dato di maggio relativo alla componente core degli ordini ai macchinari, scesa su base mensile del 5,6%, lievemente peggio del calo pari a -5,5% atteso dal consensus.
Il dato viene considerato anticipatore del trend del capex delle aziende giapponesi nei 6-9 mesi successivi.