Borse europee in rosso su tensioni Ucraina
Avvio di seduta in deciso ribasso per le Borse europee, in un contesto di accresciute tensioni intorno all’Ucraina. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 cede il 2,3%. A Francoforte il Dax perde il 2,3%, a Parigi il Cac40 segna una flessione del 2,2% e a Londra l’indice Ftse100 lascia l’1,2%.
Nel fine settimana gli Stati Uniti hanno nuovamente avvertito che un’invasione russa dell’Ucraina potrebbe iniziare in qualsiasi momento. Sabato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato con il suo omologo russo Vladimir Putin e lo ha avvertito che un’invasione dell’Ucraina porterebbe a sanzioni economiche severe e rapide da parte degli Stati Uniti.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si recherà oggi in Ucraina per incontrare il presidente Volodimir Zelensky per esprimere la solidarietà di Berlino a Kiev e aiutare a scongiurare la guerra in Europa. Martedì si recherà quindi a Mosca per colloqui con Vladimir Putin.
Occhio alla reazione dei prezzi del petrolio, che volano al record in più di sette anni, scontando i timori sulla concreta possibilità che, in caso di guerra, Stati Uniti ed Europa, varino pesanti sanzioni contro la Russia, paese produttore top di petrolio.
Al di là di queste tensioni geopolitiche, gli investitori sono preoccupati anche per un inasprimento più rapido e più marcato del previsto della politica monetaria della Federal Reserve (Fed) dopo i dati sull’inflazione negli Stati Uniti che a gennaio hanno mostrato un aumento del 7,5% su un anno, senza precedenti da febbraio 1982. A questo riguardo sarà importante seguire questa settimana gli interventi dei due membri Fed falchi Bullard e Mester, oltre che la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del Fomc.
Oggi non ci sono dati macro di rilievo in uscita. Unico appuntamento da segnalare è l’audizione di Christine Lagarde al Parlamento europeo per il report annuale della Bce.