Borse europee: Londra in controtendenza in scia del rafforzamento del pound
Le indicazioni macro ed i progressi per l’approvazione della riforma fiscale statunitense e l’uscita di Londra dall’UE, sostengono i listini europei. Francoforte ha terminato piatta a 13.061,87 punti (+0,02%), Parigi è salita dello 0,14% a 5.398,05 e Madrid ha segnato un +1,22% a 10.267,70 punti. Rosso invece per il listino della City (-0,9% a 7.393,56), penalizzato dal rafforzamento del pound dopo l’accordo sul Brexit Bill.
L’aggiornamento sulla fiducia economica, in aumento a 114,6 punti a novembre, ha fatto segnare i massimi da 17 anni. “L’indice, termometro mensile più dettagliato per l’economia dell’Eurozona, dipinge un quadro ottimistico per la crescita”, ha commentato Bert Colijn, economista di ING. Unica preoccupazione potrebbe riguardare i prezzi al consumo, visto che “non c’è da aspettarsi molto dall’inflazione nel 2018, anche con il miglioramento delle condizioni economiche”, avverte l’esperto.
Nel pomeriggio sono arrivati i numeri statunitensi su crescita dell’economia, rivista dal 3 al 3,3 per cento, e compromessi immobiliari (+3,5% m/m). Nel corso di un’audizione davanti alla Commissione economica del Congresso, Janet Yellen ha confermato che anche in futuro la Fed proseguirà il suo percorso di incrementi graduali del tassi e ribadito di considerare la debolezza dell’inflazione “transitoria”.
Alle 20 è prevista la diffusione del Beige Book, il report con la copertina avana sullo stato di salute della prima economia.